Quando la nevrosi si chiama shopping

Quando la nevrosi si chiama shopping

Libro su Frida Kahlo

ROMANZOROSA

Quando la nevrosi si chiama shopping

I love shopping è il primo libro di Sophie Kinsella, e chiunque lo legga non potrà fare a meno di innamorarsi di Becky e del suo essere uno spirito libero, soprattutto quando si tratta di fare acquisti!

27 AGOSTO 2020 – ROMA

ROMANZOROSA

I love shopping di Sophie Kinsella. Ecco la mia recensione.

 

E’ così che ho conosciuto Rebecca “Becky” Bloomwood, la protagonista di I love shopping di Sophie Kinsella.

E se mi esprimo in questi termini, è semplicemente per il fatto che Becky è un personaggio riuscitissimo, in virtù della sua autenticità. Non a caso, in molte potrebbero confessare di essersi immedesimate, nella vicende narrate in I love Shopping.

Rebecca Bloomwood, lavora in un prestigioso giornale londinese “Far fortuna risparmiando”, la qual cosa non potrebbe essere più ironica, considerando il fatto che Becky ha dei seri problemi a tenere sotto controllo le sue spese. Il risultato? E’ praticamente perseguitata dal direttore della sua banca Derek Smeath, il quale non avrà vita facile nel tentativo di rimettere in sesto, il conto perennemente in rosso della nostra eroina.

Lei è a dir poco frizzante! E la personalità spigliata che Sophie Kinsella le ha conferito, inducono il lettore a provare simpatia se non addirittura affetto, dato il fatto che Rebecca nonostante tutti i suoi sforzi, sembra proprio che non riesca a stare lontana dallo shopping.

Ovviamente ha un serio problema con la scritta saldi, nella quale chiunque le voglia bene, spera non si imbatta mai; infatti a prescindere dal prezzo, per Becky c’è sempre un ottimo affare da concludere. 

Beh! almeno in questo è coerente: acquista a tutto tondo! Dagli articoli per la casa, alla sciarpa perfetta e immancabile, all’intimo per il suo prossimo appuntamento, con uno degli scapoli più ambiti di tutto il Regno Unito, che neanche a farlo apposta, è proprio il cugino (un po’ strano a dire il vero), della sua coinquilina nonché migliore amica: Susan “Suze” Cleath-Stuart.

E per fortuna che c’è Suze, altrimenti tra un crollo emotivo e l’estratto conto di fine mese, su chi avrebbe potuto fare affidamento Becky? Non certo sui suoi genitori che vivono a Oxshott!!

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Ma se è tutto bene quel che finisce bene, questo trambusto surreale porterà a Becky l’uomo dei suoi sogni, anche se non è detto, riesca ad essere anche la cura, per il suo piccolo problemino con lo shopping!

In poche parole, I love Shopping è davvero una bella commedia e non a caso, ci hanno fatto anche un film! È un libro da leggere d’un fiato, quanto più i nostri occhi e impegni quotidiani ci consentano, perché la scrittura è davvero incalzante e quando devi chiudere il libro, per rimandare la lettura all’indomani, è un vero dispiacere che si placa soltanto quando si ricomincia a leggere.

E per fortuna che sono davvero in molti i fan di questo libro, perché oggi I love Shopping è una saga! Quindi niente paura, perché quando arrivate a pagina 299, l’ultima (almeno nella mia edizione), puoi sempre andare in libreria e acquistare il seguito.

Personaggi

  • Becky Bloomwood: Protagonista della storia, Becky Bloomwood è una giornalista finanziaria che lavora per la rivista “Far Fortuna Risparmiando” (Successful Savings). Se da un lato è in grado, o almeno ci prova, di dare consigli ad altri sui propri soldi, lei è del tutto incapace di gestire i propri e sembra essere condannata ad avere il conto bancario perennemente in rosso. Vive a Fulham, elegante quartiere londinese, ma è nata ad Oxshott, a sud, nel Surrey. E dire che è ossessionata dallo shopping, è decisamente un eufemismo. Becky prova anche a cominciare a risparmiare, ma si rende conto di non esserne in grado arrivando a spendere 200 sterline in un giorno. Compra anche dei biglietti della lotteria che risulteranno, in modo estremamente diverso dalle sue aspettative, non vincenti.
  • Jane e Graham Bloomwood: Sono i genitori di Becky e vivono ad Oxshott, nel Surrey. Becky è la loro unica figlia e arrivano a credere che il suo direttore di banca, Derek Smeath, la insegua e sia uno stalker. In verità questi cerca solo di mettersi in contatto con Becky per discutere della sua situazione finanziaria, ma lei cerca di evitarlo in ogni modo. I genitori di Becky sono estremamente comprensivi nei suoi confronti, e riescono quasi sempre a trovare le parole giuste per rimetterla su di morale.
  • Luke Brandon: Capo e creatore di una società di PR di successo, la “Brandon Communications”. Invita sempre Becky alle conferenze stampa e le dà una mano quando ha bisogno di un prestito di denaro. Quando Becky si rende conto di aver preso una cotta per Luke, scopre che questi ha una ragazza, tale Sacha de Bonneville. Luke è al trentunesimo posto nella classifica dei miliardari scapoli più prestigiosi della Gran Bretagna.
  • Susan Cleath-Stuart (Suze): È la coinquilina di Becky. I suoi genitori sono aristocratici benestanti e hanno comprato l’appartamento come regalo per la figlia. Suze è l’amica più vicina di Becky. Aiutando Becky a far cornici durante uno dei tentativi di farle guadagnare più soldi, si rende conto di avere talento e comincia a lavorare come designer professionista. Anche Suze adora fare shopping, ma vive entro i propri mezzi grazie agli assegni della sua famiglia.
  • Tarquin Cleath-Stuart: Il cugino “strano” di Suze, al quindicesimo posto nella classifica dei miliardari scapoli più prestigiosi della Gran Bretagna. Vive in Scozia e ha per poco tempo una cotta per Becky. Escono anche assieme, ma l’appuntamento non va come previsto da Becky: la porta in un Pizza Express invece di un prestigioso ristorante, e la serata finisce con Tarquin che scopre da lontano Becky guardare, anche se solo per innocente curiosità, il suo libretto degli assegni. Prova a invitarla una seconda volta, ma lei uscirà con Luke.
  • Elly Granger: Elly è una conoscente di Becky all’inizio del libro, nonché sua collega e giornalista finanziaria. Anche se inizialmente entrambe provano una certa antipatia verso quel tipo di ambiente, Elly comincia a inserirsi accettando un lavoro alla Wetherby’s Investments. Finiranno col prendere strade diverse e separarsi, tant’è che Elly non viene più menzionata nemmeno nei libri successivi.
  • Derek Smeath: È il direttore della banca di Becky e per tutta la storia cerca di contattare Becky per poter discutere del suo conto bancario e degli scoperti. Viene anche scambiato per uno stalker dai genitori di Becky. Alla fine del libro, quest’ultima lo contatta dicendogli che vuol affrontare i suoi debiti responsabilmente. Lo apostrofa simpaticamente “Sweetie Smeathie”.
  • Famiglia Webster: Janice e Martin Webster sono i vicini di casa dei genitori di Becky, e anche molto amici con loro. Hanno un ruolo cruciale nello svolgimento della storia, quando vengono ingannati dalla propria banca perdendo 20.000 sterline. Il figlio Tom è un amico d’infanzia di Becky, dalla quale è stato respinto. Ha una casa a Reigate, nel Surrey, cosa che deprime Becky al sol sentirne parlare, dato che non si trova in una situazione finanziaria adatta per comprarne una tutta sua. Ha una fidanzata, Lucy, alla quale compra tutto quello che vuole per il suo compleanno.

LUOGHI, TERMINI & NOMI

  • Londra: città in cui è ambientata il romanzo
  • Far fortuna risparmiando: famosa testata giornalistica londinese dove (ironicamente) lavora Rebecca Bloomwood
  • Oxshott: Cittadina natale di Rebecca “Becky” Bloomwood, dove vivono ancora i suoi genitori
  • Fulham: quartiere di Londra dove vive Rebecca Bloomwood
  • Brandon Communications: società di pubbliche relazioni di Londra fondata da Luke Brandon

Info bibliografiche

Titolo originale (tedesco):  Das Parfum – Die Geschichte eines Mörders

Autore: Sophie Kinsella

Prima pubblicazione: 2000

Prima pubblicazione in Italia: 2000

La mia edizione: 2009 – IV Edizione Febbraio 2009

Editore italiano: Mondadori

Collana: Omnibus

Genere: Romanzo

Numero di pagine: 259

Preceduto da: –

Seguito da: I love shopping a New York

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da | 22 Agosto 2020 | Books, Grandi classici, Romanzo

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Il tuo profumo mi domina e lo respiro ad ogni pagina

 

Jean Baptiste Grenouille, il protagonista de “Il profumo”, lo sapeva bene: “Colui che domina gli odori domina il cuore degli uomini”.

22 AGOSTO 2020 – ROMA

GRANDI CLASSICIROMANZO

Il profumo di Patrick Süskind. Ecco la mia recensione.

 

Questa è la seconda volta che leggo Il profumo di Patrick Süskind. Dopo innumerevoli traslochi, nei quali i miei libri hanno pressapoco stabilito la loro residenza in svariati scatoloni, è arrivata finalmente l’ora di tirarli fuori e dargli una definitiva collocazione nella mia nuova casa: una meravigliosa libreria vetrata! E’ si, è proprio arrivato il momento di riorganizzare la mia biblioteca personale!

Ma sto divagando; il punto è che durante la prima lettura di questo meritatissimo best-seller mondiale, io non lo avevo davvero vissuto! In mia discolpa posso dire che ho scelto di leggerlo in un età troppo acerba…appena all’inizio dell’adolescenza.

Questo è uno testo ad alta carica erotica, e non perché parli di sesso (ad eccezione di…), ma perché entrando nella storia “davvero” questa volta, la si riesce a vivere in maniera multi sensoriale, e che cos’è l’erotismo se non una stimolazione sensoriale?! Rispondi tranquillamente a questa domanda nel corso delle tue riflessioni, o magari proprio mentre leggi le pagine de Il profumo.

Il personaggio immaginato da Patrick Süskind, Jean-Baptiste Grenouille è forse uno dei migliori nasi al mondo; ma le sue esperienze di vita, lo imbruttiscono dentro e fuori al punto da diventare uno dei più macabri criminali, che siano mai esistiti tanto nel mondo immaginato quanto in quello reale.

Ma è esattamente questa la potenza di questo personaggio, il suo desiderio! La fame di possesso, la sete di odori, e la voglia di 

Leccare con gli occhi

qualsiasi odore. Si perché Jean-Baptiste nel suo essere un genio olfattivo, non distingueva come erano soliti fare gli altezzosi profumieri di mestiere, tra ciò che era profumo e ciò che era tanfo, poiché in effetti dove era nato in Rue aux Fers, fuori dal bugigattolo di un pescivendolo, di nidóri piacevoli non vi era pressoché traccia. Eppure il suo naso catalogava a frotte qualsiasi traccia di odore; e a migliaia ne percepiva tanto era fine il suo olfatto. 

Era avido

Grenouille tuttavia non emanava alcun odore. Non un angolo della sua pelle, nemmeno nell’incavo del gomito dove tipicamente ciascuna persona, emana in maniera più marcata il proprio odore. Non il suo sesso, non i suoi abiti che persino dopo sette lunghi anni trascorsi in una buia caverna, non furono in grado di testimoniare il suo odore. Semplicemente ne era privo.

Questa scoperta, comprese essere esattamente la causa per la quale, nel corso della sua intera esistenza, chiunque lo avesse incontrato ne rimaneva terrorizzato, lo evitava, o semplicemente non lo notava.

A quel punto, gli era perfettamente chiaro che:

Colui che domina gli odori ,domina il cuore degli uomini

Lasciatosi alle spalle la sua nascita intrisa di odore di pesce, la serie di balie che lo avevano rifiutato a causa della sua voracità, tra cui anche la balia Jeanne Bussie. Dimostrando una straordinaria resistenza fisica trascorse degli anni con Madame Gaillard, ma questa lo cedette a Grimal che lo iniziò alla pericolosa arte del conciatore.

Ma ora eccolo qui, finalmente Jean-Baptiste Grenouille, era diventato niente meno che l’apprendista di Giuseppe Baldini, uno dei più illustri profumieri di Parigi. Come Muzio Frangipane imparò l’arte del creare essenze, come pure imparò l’avidità degli uomini che riuscirono ad arricchirsi, creando combinazioni odorose mediocri e mal bilanciate, almeno per il suo pregiato olfatto.

Ma la ricchezza per Jean-Baptiste Grenouille non risiedeva nel vile denaro, poiché questo viveva solo nel tempo e nello spazio della vita dell’uomo o della donna, che con maestria era riuscito ad accumularne più di quanto potesse spenderne. E questo gli fu confermato dall’infausta sorte di chiunque lo avesse accolto: il conciatore, madama e perfino il profumiere che teatralmente affondò con tutto “le Pont au Change nelle acque della Senna, che continuarono ad emanare le pregiate esalazioni delle scorte del fu profumiere, che oramai erano perdute per sempre. Ma di questo a Jean-Baptiste non importava. Nemmeno lo venne mai a sapere, poiché era già lontano e sempre più si allontanò fino a raggiungere il silenzio dell’olfatto, lasciando la…

…densa esalazione umana

(che lo aveva) oppresso per diciotto anni…

Il miglior naso del mondo, non avrebbe potuto che cercare e quindi trovare, la ricchezza nella creazione del profumo perfetto; a qualunque costo. Capito che l’arte della distillazione poneva non pochi limiti all’estrazione degli odori, tanto dalla materia viva quanto da quella non vivente, accettò di buon grado il fatto che il suo viaggio doveva proseguire. Mosse alla volta di Grasse, ma il percorso subì una battuta d’arresto: egli infatti trascorse sette anni da eremita. 

Quand’ecco che cominciò a sentire che

la vita trattenuta vuole ricominciare

allorché riemerse dall’oscura e inospitale caverna, e fu così fortunato (complice la sua versione dei fatti), che venne accolto nella nuova comunità come una sorta di miracolo vivente, sopravvissuto al fluidum letale e qui sperimentò il reale potere della sua arte. Quella cioè di conferirgli una identità, di dargli un volto poiché finalmente sapeva come avere anche lui, come il resto delle persone, un tanfo di essere umano coperto da profumo di piante e fiori freschi.

Ma Jean-Baptiste l’odore dell’essere umano lo aveva già conosciuto, apprezzato e perduto, quando commise il suo primo omicidio all’epoca in cui lavorava come conciatore da Grimal. Era una ragazza dai capelli rossi, la pelle di latte e un vestito grigio; egli la sorprese che tagliava le mirabelle e non poté fare a meno di prendersi la sua vita,

Poiché sempre aveva rinunciato a qualcosa.

Ma mai aveva posseduto e perso qualcosa.

In quell’occasione conobbe per la prima volta l’unicità. Ovviamente sapeva già che ogni cosa, che ogni persona ha un suo odore. Ma fino a quel giorno tutto gli era sembrato insignificante; ma non quella volta. Ecco allora che inizia un altra fase del suo percorso di studio dell’arte profumiera, non perché altri potessero insegnargli l’arte dell’identificare e combinare odori, ma perché gli mancavano le competenze tecniche nonché la corretta nomenclatura.

E Grenouille lo sapeva bene, in fondo lo stesso Baldini gli disse queste medesime parole, all’inizio della loro collaborazione:

…il talento non vale nulla, la cosa più importante è l’esperienza,

che si conquista con la modestia e con la diligenza.

Dunque con il preciso intento di imparare le tre auliche tecniche, che lo stesso Baldini non era in grado di trasmettergli, si diresse (per la seconda volta) a Grasse.

enfleurage à chaud

enfleurage à froid

enfleurage à l’huile

Qui finalmente imparò l’enfleurage e la macerazione arrivando ad ottenere dei risultati migliori del primo garzone Druot, amante e futuro sposo della vedova del maître parfumeur Honoré Arnulfi, Madame Arnulfi. Si caricò del lavoro altrui per avere maggiore privacy, in modo da potersi dedicare ai suoi esperimenti di “estrazione” che iniziarono prontamente, e provando con tutto quanto fino a quel momento, con la distillazione, non aveva dato risultati soddisfacenti. 

Ora sapeva di possedere le tecniche per carpire l’odore di un uomo

Ecco allora che accadde nuovamente; Jean-Baptiste sentì per la seconda volta nella sua vita quell’odore che gli necessitava, e che divenne oggetto della sua bramosia. Due anni di attesa affinché quel profumo umano fosse pronto per essere colto e conservato, periodo nel quale si sarebbe dedicato all’apprendimento eccelso delle tecniche proprie del profumiere, in modo da poter finalmente compiere la missione a cui decise di votare la sua intera vita.

Non doveva inebriarsi del suo profumo anzitempo.

Doveva buttarsi nel lavoro.

Doveva ampliare le sue cognizioni e perfezionare le sue capacità artigianali,

ed essere preparato per l’epoca della raccolta.

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

La serie di omicidi seriali ebbe inizio. Si rendeva necessario fare delle prove su giovani ragazze, il cui odore per quanto inebriante era inferiore a quello di Laure Richis, con l’assassinio della quale si sarebbe conclusa la serie delle 25 migliori essenze mai prodotte.

Creature estremamente rare che ispirano l’amore.

Queste erano le sue vittime.

così il terrore si impossessò della città di Grasse e convinsero Antoine Richis padre della stessa Laure a partire alla volta di La Napoule e quindi  presso un convento; una sistemazione temporanea in attesa dell’imminente matrimonio che avrebbe reso la ragazza inappetibile all’omicida. Ma “il naso indicò la via” a Jean-Baptiste Grenouille che portò con successo, a compimento l’intero suo piano.

Arrestato e prossimo all’esecuzione, il magistrale per quanto macabro profumiere, usò su di sé uno dei profumi che aveva prodotto per essere utilizzati ciascuno, a seconda dell’effetto che si voleva ottenere.

E qui l’autore ci lascia con il dubbio se quanto accadde fosse intenzionale, o premeditato. Fatto sta che l’esecuzione, almeno quella di Jean-Baptiste Grenouille, venne sostituita da un’orgia che coinvolse l’intera comunità e che mosse perfino lo stesso Antoine Richis a pregare Grenouille di divenire il suo stesso figlio, poiché era bello (profumato) proprio come la sua adorata Laure.

E se questo può sembrarti la massima follia descritta ne Il profumo, ebbene finendo di leggere scoprirai che quello stesso profumo che era stato la ragione di vita di quel genio che era Jean-Baptiste Grenouille, sarà anche la causa intenzionale e potrei decisamente dire sperimentale, della sua morte.

Il profumiere forse certo del risultato, forse per verificare l’effettivo potere della sua creazione rovesciò su di sé fino all’ultima goccia del suo profumo, istigando un gruppo di clochards a cibarsi senza il minimo risentimento dell’intero suo corpo.

Non è come nella memoria, dove tutti i profumi sono immortali.

Quello reale si consuma nel mondo.

E’ fugace, e quando si sarà esaurito,

la fonte da cui l’ho preso non esisterà più.

PERSONAGGI

PRINCIPALI

  • Jean-Baptiste Grenouille: nato il 17 Luglio 1738 Rue aux Fers, fuori dal bugigattolo di un pescivendolo

ALTRI

  • l’assassina di Rue aux Fers: madre biologica di Jean-Baptiste Grenouille, “perché di vere madri non ne ebbe mai
  • Padre Terrier: prete che per primo si occupò del piccolo Jean-Baptiste Grenouille dopo la morte della madre
  • Jeanne Bussie: la prima balia di Jean-Baptiste Grenouille
  • Madame Gaillard: levatrice che occupò di Jean-Baptiste Grenouille dopo la balia Jean Bussie
  • Grimal: conciatore parigino che accettò di prendere come garzone Jean-Baptiste Grenouille, dopo Madame Gaillard
  • fanciulla che capava le mirabelle: la prima ragazza il cui odore catturò Jean-Baptiste Grenouille, il quale la uccise a sangue freddo nel suo abito grigio chiudendo per sempre i suoi occhi verdi brillanti
  • Giuseppe Baldini: profumiere sull’orlo della bancarotta, salvato e reso celeberrimo oltre che ricco dalle pregiate doti di Jean-Baptiste Grenouille, morto poi nelle acque della Senna dopo il crollo de “le Pont au Change, dove viveva insieme alla moglie
  • Chénier: socio e collaboratore di Giuseppe Baldini 
  • Muzio Frangipane: rinomato profumiere (il primo), unico rispetto al quale dopo la sua formazione Jean-Baptiste Grenouille, poteva paragonarsi non per doti (imbattibili le sue), quanto per la rivoluzione apportata nel mestiere del profumiere
  • Pélissier: giovane e talentuoso profumiere e rivale di Baldini
  • Taillade-Espinasse: illustre marchese e scienziato che accoglie Jean-Baptiste Grenouille come prova inconfutabile degli effetti del fluidum letale, illustrandone gli effetti nell’aula magna dell’Università di Montpellier
  • Honoré Arnulfi: era un maître parfumeur dal quale Jean-Baptiste Grenouille sperava di carpire altri insegnamenti, il quale tuttavia morì ben prima del suo arrivo, nella città di Grasse
  • Madame Arnulfi: vedova del maître parfumeur Honoré Arnulfi, la quale contrattando una misera paga per il lavoro di secondo garzone, accettò di accogliere Jean-Baptiste Grenouille nel suo laboratorio, supervisionato dal mediocre “primo garzone”
  • Druot: primo garzone, amante, futuro sposo di Madame Arnulfi nonché capro espiatorio delle colpe di Jean-Baptiste Grenouille
  • Laure Richis: seconda giovane che attira le attenzioni di Jean-Baptiste Grenouille
  • Boia:
  • Antoine Richis: padre della stessa Laure Richis, il quale dopo l’assassinio della figlia, accolse nella sua stessa casa l’assassino della sua progenie

Luoghi, Termini & Nomi

  • Pont au Change: ponte sulla Senna dove c’è il laboratorio/negozio/residenza di Giuseppe Baldini
  • Nuit Napolitane: profumo prodotto dal rivale di Baldini, Pélissier
  • Caverna
  • Fluidum letale: teoria nata dal marchese Taillade-Espinasse, secondo il quale esiste un gas emanato dalla terra, che conduceva lentamente alla malattia se non alla morte dell’uomo che vi era esposto
  • Montpellier: città dove Jean-Baptiste Grenouille viene condotto da Taillade-Espinasse, come testimonianza degli effetti del suo “teorizzato” Fluidum letale
  • Grasse: città dove Jean-Baptiste Grenouille impara le tre pregiate tecniche quali: enfleurage à chaud, enfleurage à froid e l’ enfleurage à l’huile
  • Sully: città dove Jean-Baptiste Grenouille trovò la morte

Info bibliografiche

Titolo originale (tedesco):  Das Parfum – Die Geschichte eines Mörders

Autore: Patrick Süskind

Prima pubblicazione: 1985

Prima pubblicazione in Italia: 1988

La mia edizione: 2008

Editore italiano: Longanesi & Co. (La mia edizione è di Tea Due)

Collana: –

Genere: Romanzo

Numero di pagine: 259

Preceduto da: Il contrabbasso (Der Kontrabass), monologo teatrale,

Seguito da: Il piccione (Die Taube)

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Incrollabile significa differenziare le certezze, prima di tutto economiche

Incrollabile significa differenziare le certezze, prima di tutto economiche

da | 13 Agosto 2020 | Books, Growth, mind & body, self help

Libro su Frida Kahlo

GROWTH, MIND & BODY, SELF HELP

Incrollabile significa differenziare le certezze, prima di tutto economiche

Secondo la rivista Forbes, Incrollabile di Tony Robbins è un libro che “se esistesse un premio Pulitzer per i libri di investimento, (…), lo vincerebbe a mani basse”. Ma cosa aspettarsi da colui che Paul Tudor Jones ha definito un “fabbro di uomini”?!

13 AGOSTO 2020 – ROMA

GROWTH, MIND & BODY, SELF HELP

Incrollabile di Tony Robbin. Ecco la mia recensione.

 

Che tu abbia già degli investimenti in borsa, che tu abbia avuto in merito esperienze profittevoli o meno, che tu non investirai mai in mercati azionari di qualsiasi paese, che la tua situazione finanziaria attuale sia pienamente soddisfacente Incrollabile di Tony Robbins è sicuramente un libro che dovresti leggere.

Intendiamoci questo NON è un testo tecnico che ti spiega le mosse step by step per creare e/o aumentare il tuo patrimonio facendo questo o quel tipo di investimento. E’ un libro che mi sento di definire intelligente, e si non tutti i libri lo sono, ma questo decisamente si! E lo penso non perché sia fan di Tony Robbins (anche se lo sono), non perché abbia letto tutti i suoi libri (questo è paradossalmente il primo libro scritto da lui che leggo!); ma perché ogni argomentazione viene proposta rivolgendosi tanto all’investitore navigato, tanto a chi sta iniziando a rendersi conto che è cosa saggia occuparsi in maniera intelligente (appunto!), del proprio patrimonio.

La sua capacità di guidare strategicamente le persone attraverso qualsiasi sfida non ha eguali

Steve Wynn

Tony Robbins ha la grande e meravigliosa capacità di parlare direttamente alle persone, ed il tono con cui Incrollabile è stato scritto, è proprio uno degli aspetti che maggiormente mi ha colpita e sorpresa. Ho approcciato a questo testo senza aspettative (è una cosa che tendo ad evitare in generale), ma se ne avessi avute le avrebbe comunque soddisfatte.

Nel leggere le pagine di Incrollabile, sembra proprio di parlare “a tu per tu” con un amico che ti offre i migliori consigli, che il suo bagaglio esperenziale sia in grado di offrirti. 

Incrollabile è un libro composto di 9 capitoli, suddiviso in tre parti leggendo le quali ci si rende conto che i principi che sono alla base della ricchezza “economica” sono pochi, chiaramente espressi e soprattutto…semplici; purché tu sia disposto ad imparare qualche termine tecnico, e ad applicare quanto Tony Robbins illustra esaustivamente:

1. differenziare i propri asset, è il primo passo da intraprendere per poter, anche solo pensare di, fronteggiare i periodi orso

Una delle ragioni per cui la diversificazione è così importante è che ci protegge da una naturale tendenza umana a fare esclusivamente ciò che CREDIAMO di sapere

2. i periodi orso FINISCONO SEMPRE, e sono CICLICI

Il problema è che ogni cosa è ciclica

3. per quanto il mercato possa crollare, RIsalirà sempre superando il massimo registrato prima che l’orso prendesse il sopravvento

…le turbolenze (…) sono la migliore opportunità per balzare verso la libertà finanziaria

4. le commissioni vanno ridotte all’osso ecco perché è meglio scegliere fondi indicizzati a basso costo, soprattutto se si è all’inizio e ancora non “sai di chi fidarti”

5. prima di entrare nel mercato azionario, pensaci, perché dovrai restarci perché non sai mai quando entri in un periodo “toro”, ossia ad alto profitto.

Questo è stato possibile perché sono stato incrollabile di fronte all’incertezza

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

6. Proteggi i tuoi asset

L’invincibilità sta nella difesa

Sun Tzu

7. le tasse contano. Le tasse contano molto

In sostanza impara le regole del gioco prima, e poi inizia a giocare.

La Soluzione: È una maratona, non uno sprint

Il concetto di libertà finanziaria è costantemente minato da quelle che sono le nostre credenze, dai nostri atteggiamenti mentali, dalle persone che abbiamo scelto di frequentare… eppure è qualcosa che esiste e che ogni giorno viene confermato dalla realtà vissuta da quelle persone, le quali sono riuscite a sviluppare una mente milionaria, alcune delle quali proprio grazie a Tony Robbins.

Anche tu puoi essere incrollabile ma questo è un dono che solo tu puoi fare a te stesso

Ciascuno di noi deve rendersi conto di avere tra le proprie mani, il proprio destino finanziario, e Tony Robbins ci insegna che bisogna essere “Incrollabili” prima come persona e poi come investitore, imprenditore o qualunque altro ruolo si voglia ricoprire in questa nostra poliedrica società, che è davvero ricca di possibilità.

La paura non viene premiata. Il coraggio, sì.

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Il denaro è solo uno strumento. Ti porterà ovunque tu vorrai, ma non sarà lui a guidare

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Non è possibile incontrare Tony Robbins e ascoltare le sue parole senza essere ispirati all’azione.

T. Boone Pickens

 

Tony Robbins ha cambiato milioni di vite, inclusa la mia

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Tony Robbins è un fabbro di uomini: sa come aprire la mente a possibilità più grandi

Paul Tudor Jones II

Info bibliografiche

Titolo originale: Unshakeable: Your Financial Freedom Playbook

Autore: Tony Robbins

Prima pubblicazione: Luglio 2018

Prima pubblicazione in Italia: Luglio 2018

La mia edizione: Prima edizione IV Ristampa Febbraio 2020

Editore italiano: Gribaudi Editore

Collana: –

Genere: Investimenti azionari, Finanza personale

Numero di pagine: 288

Preceduto da: Soldi – domina il gioco (2015)

Seguito da: –

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Il mindset e le giuste domande per trasformare i desideri in risultati

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da | 31 Luglio 2020 | Books, Growth, mind & body, self help

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Manuale di crescita personale e autoefficacia per conoscere e imparare a gestire efficacemente le proprie risorse, per raggiungere i propri obiettivi nella vita.

31 LUGLIO 2020 – ROMA

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Trasformare i desideri in risultati di Fabrizio Cornalba. Ecco la mia recensione.

Il titolo palesemente magnetico e motivante, rappresenta una sintesi eccessiva del contenuto di questo manuale di autoefficacia, o autoaiuto, come più frequentemente vengono chiamate tutte quelle azioni che ciascuno di noi, autonomamente! può e dovrebbe attuare, al fine appunto di migliorare la propria vita.

La questione primaria da affrontare, nel momento in cui ci si assume la responsabilità dei propri risultati, risiede non nel raggiungimento dei propri obiettivi,  quanto piuttosto nella loro stessa definizione.

Ecco quindi che il titolo più corretto, anche se lo ammetto, decisamente meno accattivante è: DEFINISCI E TRASFORMA i TUOI desideri in risultati.

Ebbene ciò che l’autore Fabrizio Cornalba vuole, è instradare il lettore in una sorta di percorso guidato, che abbia come fine quello di aumentare il grado di soddisfazione in ogni aspetto della propria vita. Ecco perché è necessario dapprima fare un “check up delle aree della propria vita”.

La ruota della vita e la legge di Von Liebig 

Sebbene in maniera inconsapevole, chiunque si è ritrovato a pensare qualcosa tipo: “Sono piuttosto soddisfatto da questo punto di vista, di questo e quel particolare aspetto della mia vita; certo non posso dire ugualmente per quest’altra cosa…”

Ecco che abbiamo, al pari dello stesso Von Liebig, evidenziato la realtà che ha portato nel 1840 alla definizione della legge del minimo. Abbiamo preso coscienza del fatto, che schematicamente possiamo vedere la nostra vita come una torta, e tutti gli aspetti che la riguardano come delle fette; e da questa osservazione ci ritroviamo a paragonare questa torta ad una ruota, che non sarebbe in grado di portarci molto lontano in virtù del fatto, che i suoi raggi hanno lunghezza diversa.

A questa ben nota immagine, possiamo affiancarci ad esempio quella di un sacco pieno di sabbia, dove praticando dei fori (ad indicare la nostra valutazione per ogni area della nostra vita), sarà quello più in basso a dettare il trend di tutti gli altri: ebbene questa è la dura verità della legge del minimo.

Volendo fare la prova empirica noteremo infatti, che è il foro più in basso a svuotare progressivamente tutti gli altri, che per quanto originariamente pieni si ritroveranno incontrastabilmente alla pari di quello più in basso. 

Risulta evidente che per risollevare la nostra vita, e imprimergli quel movimento (ruota) che vogliamo, dobbiamo iniziare proprio (e urgentemente) da quello che è l’aspetto che impatta più negativamente sulla nostra vita rispetto agli altri.

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Le emozioni creano azioni

Dopo aver osservato lo stato della nostra vita, è bene tirare un respiro di sollievo perché per quanto possiamo volere qualcosa di diverso dalla realtà che stiamo vivendo, la buona notizia è che quel “qualcosa” possiamo definirlo e raggiungerlo.

Iniziamo dunque a immaginarci diverse situazioni alternative, e quella che ci evoca emozioni più piacevoli è evidentemente il nostro nuovo obiettivo, verso il quale dobbiamo muoverci intenzionalmente.

Troppo frequentemente infatti deleghiamo la nostra felicità, la concretizzazione dei nostri piani e obiettivi ad altri, ma solo noi possiamo raggiungere i nostri obiettivi in quanto tali!

Il potere della decisione

Certamente sarà necessario capire il come raggiungere questi obiettivi, che a mano a mano diventeranno sempre più chiari nella nostra mente, ma una volta capito questo il passo successivo è l’azione. Una volta definito il cosa e il come, bisogna avere anche il coraggio di portare avanti quello che è il nostro stesso piano d’azione, nei tempi che realisticamente ci siamo prefissi. In corso d’opera, possiamo variare il percorso, ma attenzione a mantenere fisso l’obiettivo da raggiungere, perché solo agendo costantemente nella direzione prestabilita il traguardo potrà essere raggiunto. 

I quattro gradini dell’ apprendimento

Iniziare il percorso di concretizzazione di un obiettivo, porta inevitabilmente con sé una serie di nuove capacità e abilità, che probabilmente dobbiamo imparare o affinare, per riuscire a trasformare in realtà quanto desideriamo. Non a caso l’autore Fabrizio Cornalba, argomenta questa fase definendo 4 step successivi, percorsi diligentemente i quali, avremo finalmente raggiunto delle nuove abitudini, scardinandone e/o sostituendone di inadatte allo scopo.

Ecco i quattro gradini dell’apprendimento: 

  • Incompetenza inconscia
  • Incompetenza conscia
  • Competenza conscia
  • Competenza inconscia = abitudini

esemplificati nel libro, con un giocatore di golf

Maxwell Maltz e la sua psicocibernetica: il “vividamente immaginato”

Inoltre dobbiamo sempre tenere presente che abbiamo un asso nella manica, utilizzabile infinite volte: quest’asso è la nostra stessa mente

Maxwell Maltz, fu tra i primi a scrivere in merito alla questione e la sintetizzò talmente bene che ad oggi è imprescindibile la conoscenza del suo pensiero:

“La mente non distingue tra ciò che è accaduto e ciò che è stato vividamente immaginato”

questa sorta di bug della nostra mente, è una ghiotta occasione di avere pensieri dettagliatamente edificanti. Abbiamo la possibilità di vivere prima ciò che riteniamo volere, così da verificare la nostra risposta nel momento in cui effettivamente raggiungeremo quel qualcosa! E se durante queste nostre visioni, il grado di soddisfazione non è poi così alto, beh! siamo sempre in tempo per rimodulare o affinare quel pensiero, che di fatto sarà la nostra realtà futura.

Atteggiamento, comportamento, risultati

Esercitando questa abilità immaginifica, saremo sempre più capaci di capire anticipatamente gli eventuali ostacoli che si possono contrapporre tra noi e quel meraviglioso obiettivo. Possiamo intuire quali prove saremo chiamati a superare, perché così come è vero che la nostra mente è creativa, è altrettanto vero che dobbiamo costantemente confrontarci con la realtà esterna, che ha la pessima abitudine di non semplificarci così tanto le cose.

Quindi come possiamo proteggere la rettitudine del nostro percorso, e nel contempo percorrere il sentiero che abbiamo tracciato nella nostra mente?

A questo punto siamo di fronte ad un bivio! Possiamo scegliere tra due tipi di atteggiamento: uno è  quello potenziante, mentre l’altro è quello depotenziante; ed è in questo esatto momento che con onestà bisogna capire, verso quale dei due abbiamo proteso sinora e scegliere di stabilirci in pianta stabile, nel

quartiere del potere

M.R.

Le due tipologie si distinguono essenzialmente come segue:

l’atteggiamento depotenziante è di tipo reattivo, quindi tipico di colui/lei che subisce il mondo esterno ed è incapace di controllare le proprie reazioni rispetto ad esso; sostanzialmente si trova in una condizione di svantaggio.

L’atteggiamento potenziante è invece proattivo, quindi ci mette in una posizione di forza poiché non subiamo le nostre risposte ad un eventuale stimolo esterno, ma scegliamo consapevolmente la maniera positiva in cui rispondere.

Domande potenzianti 

Imparare ad essere proattivi nel 100% delle occasioni, è decisamente un nobile obiettivo e il suo raggiungimento è una strada che per antonomasia si percorre quotidianamente.

In nostro soccorso abbiamo il dono delle domande potenzianti! Proprio perché non cerchiamo la reazione, ma la risposta consapevole! è evidente che dobbiamo e possiamo porci degli interrogativi, che ci guidino positivamente e ci offrano all’occorrenza uno o più punti di vista alternativi.

In “Trasformare i desideri in risultati” ne troviamo a titolo esemplificativo e non esaustivo quattro, anche se probabilmente sono davvero le più importanti che possiamo porci:

  • Cosa c’è di buono in questo?
  • Come posso raggiungere il mio obiettivo?
  • Cosa sono disposto/a a fare per raggiungere il mio obiettivo?
  • Come posso divertirmi nel frattempo?

Neuroassociazioni e rinforzi

L’agire diversamente per definizione prevede qualcosa di pre-esistente, qualcosa che abbia a che fare con il nostro passato, con il nostro vissuto, con le nostre esperienze ed emozioni connesse. 

La nostra risposta in termini emotivi e di azioni è chiamata neuroassociazione: se pensiamo ad un cibo che ci piace aumenta la salivazione e probabilmente ci viene da sorridere; se volgiamo la mente ad un evento traumatico, scuotiamo la testa a scacciare quell’immagine e ci rabbuiamo. 

Questo perché ciò che ci è capitato ci ha programmato, per reagire in quella determinata maniera. Ricordiamoci che le leve emotive più importanti sono essenzialmente due: piacere e dolore, dunque dobbiamo fare in modo, di associare quello che vogliamo a qualcosa di positivo e immediato, che funga appunto da rinforzo, premiandoci (seppur in maniera non programmatica) per aver portato a termine qualcosa di importante, ma magari difficile o poco allettante. In questo modo tutto il nostro essere protenderà naturalmente verso quel qualcosa, che diverrà tangibile molto rapidamente.

E volendo anche rispolverare un po di storia, possiamo anche fare delle ricerche sui cani di Pavlov, che condizionò la salivazione dei suoi cani, associando al momento del pasto il suono di un campanello…idee su quello che accadeva quando si suonava il campanello, anche senza cibo?

Parole piombo oro platino, mente e corpo

L’essere umano è una macchina perfetta, e continuerò sempre ad esserne affascinata. Modificando consapevolmente il nostro linguaggio possiamo creare delle immagini migliori per noi e per gli altri. Modificando con intenzione i nostri dialoghi interiori possiamo riprogrammare il nostro inconscio, e quindi possiamo effettivamente controllare il nostro “gigante”.

E cosa decisamente più immediata, al cambiare la nostra fisiologia, il nostro respiro, la nostra postura, possiamo praticamente istantaneamente agire positivamente sulle nostre sensazioni e per estensione, sull’emotività di coloro con cui interagiamo in quel momento.

Quando si dice il sorriso è contagioso… ma attenzione perché vale con qualsiasi stato d’animo!

La conoscenza è potere

Come mi è capitato di leggere anche in Incrollabile di Tony Robbins, la conoscenza è potere ma solo se quella conoscenza viene anche messa in pratica. Quindi ecco che in “Trasformare i desideri in risultati” abbiamo potuto conoscere le tecniche e gli strumenti affrontare adeguatamente situazioni inaspettate, sfide e difficoltà, raggiungere il successo personale, qualunque esso sia per noi!

Ma tutto ciò, sarà valso la pena solo se con un buon grado di disciplina si applicherà quanto imparato in questo e mi auguro in innumerevoli altri testi, a prescindere che siano ad argomento autoefficacia o alta finanza.

Info bibliografiche

Titolo originale: Trasformare i desideri in risultati

Autore: Fabrizio Cornalba

Prima pubblicazione: 2004

Prima pubblicazione in Italia: 2004

La mia edizione: 2007

Editore italiano: De Vecchi

Collana: Strumenti e strategie di carriera

Genere: Manuale

Numero di pagine: 127

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Breaking down: quando l’amore vince su tutto

Breaking down: quando l’amore vince su tutto

da | 30 Luglio 2020 | Books, Fantastico, Romanzo, Rosa

Libro su Frida Kahlo

ROMANZOROSAFANTASTICO

Breaking down: quando l’amore vince su tutto

Breaking Down, è il quarto e ultimo capitolo della saga di Twilight dove nei tre libri in cui è diviso questo libro, viene narrata la trasformazione finale di Bella Swan da mortale pedone a meravigliosa, forte e immortale regina.

30 LUGLIO 2020 – ROMA

ROMANZOROSAFANTASTICO

Breaking down di Stephenie Meyer. Ecco la mia recensione.

 

Se lo si prendesse come un unico libro, staccato da qualsiasi saga, si potrebbe pensare che è un bel mattone di 688 pagine, ma consapevoli del fatto che è il quarto nonché ultimo libro della saga di Twilight, la faccenda è ben diversa perché  in effetti non ci sarebbe sembrato abbastanza lungo neanche fosse stato composto del doppio delle pagine. Non riesco neanche a immaginare lo sforzo che l’autrice Stephenie Meyer ha compiuto per riuscire a comprimere mantenendo ariosi gli eventi narrati; forse per questo ha scelto di suddividere questo ultimo tomo in tre “libri”, dove il secondo narra la storia dal punto di vista di Jacob e non di Bella come negli altri due “libri” e tre capitoli precedenti della saga.

Primo libro

Eclipse si concludeva con l’invio delle partecipazioni per il matrimonio di Edward e Bella, così Breaking Down si apre con i preparativi per il matrimonio la cui cerimonia si tiene a casa dei Cullen, ed essendo Alice l’organizzatrice del lieto evento, questo è evidentemente in pompa magna. Tra le perplessità degli amici di Bella, se così si possono chiamare, sui reali motivi che hanno spinto ad un unione così rapida, irrompe anche Jacob che a conoscenza dei reali motivi compie un ultimo ed estremo tentativo di dissuadere Bella, che convinta della sua decisione sposa Edward e parte con lui alla volta dell’Isola Esme, al largo della costa del Brasile, per trascorrere la loro luna di miele.

Dopo il matrimonio con Edward, il più grande desiderio di Bella era quello di unirsi anche fisicamente al suo sposo, che a causa della sua forza, si dimostrava restio temendo perfino di uccidere Bella. I due consumano la loro prima notte di nozze, ma per quanto Bella sembri non rendersene conto, la notte appena trascorsa ha lasciato segni su tutto il suo corpo.

Edward decide di rimandare qualunque rapporto con la moglie a dopo la trasformazione, ma le lusinghe di Bella sono così incalzanti che il vampiro cede, riuscendo a controllare meglio la propria forza.

Fatta eccezione per i timori della servitù, la luna di miele trascorre serena, finché Bella non si rende conto di avere un ritardo nel suo ciclo mestruale: è incinta! La notizia sconvolge Edward, poiché questo potrebbe significare la morte tanto del nascituro quanto della madre stessa. I due fanno ritorno a Forks, nella speranza di trovare una soluzione nell’esperienza di Carlisle, ma Bella vuole portare avanti la gravidanza ed in questo troverà un’alleata in Rosalie.

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Secondo libro

Carlisle informa Charlie che i novelli sposi sono tornati dalla luna di miele anticipatamente, ma che Bella non potrà incontrarlo in quanto a causa di una malattia che ha contratto in Brasile, è costretta alla quarantena. Questa scusa insospettisce Jacob che convinto dell’avvenuta trasformazione di Bella, si reca a casa dei Cullen per controllare con i suoi stessi occhi. Sollevato e al contempo terrorizzato scopre della gravidanza di Bella, e lo stesso Edward è sollevato di vederlo in quanto a lui può confidare tutte le sue frustrazioni rispetto alla pericolosa gravidanza.

I licantropi di La Push, decidono di uccidere sia Bella che il bambino, in quanto spaventati dal “cosa” nascerà. Jacob schieratosi contro Sam Uley, forma un nuovo branco con Seth e Leah Clearwater; qualunque cosa pur di salvare la vita di Bella.

Il corpo di Bella inizia a cedere, ed il cibo “umano” non è sufficiente a saziare il feto, così su consiglio dei Cullen Bella inizia a nutrirsi con del sangue umano, e questo mentre da un lato rinvigorisce il suo corpo dall’altro conferisce nuova forza al feto, che inizia letteralmente a rompere le ossa della madre. La paura e l’urgenza riempiono casa Cullen, poiché nessuno sa cosa stia per venire al mondo; la placenta è infatti troppo spessa e la comune ecografia degli esseri umani non riesce ad attraversarla per mostrare il “feto vampirico”. Ciò nonostante Edward riesce a sentire i pensieri del bambino, così anche lui come Bella inizia a provare affetto nei suoi confronti; ma questo non vale per Jacob che continua a vedere come quella “cosa” si stia letteralmente nutrendo di Bella.

Quando comincia il travaglio Carlisle non c’è, così sono Edward e Jacob ad assisterla durante il travaglio. Il parto riduce in fin di vita Bella, così Edward come ultimo tentativo di mantenerla in vita, prova ad iniettarle il suo veleno direttamente nel cuore e mordendola in diverse parti del corpo. Il tentativo di trasformarla in vampiro sembra aver fallito, così per la rabbia Jacob prende la bambina e lascia la stanza intenzionato ad ucciderla, ma guardandola in volto subisce l’imprinting, il che gli rende impossibile non solo ucciderla ma anche solo di prendere le distanze da lei, consapevole del fatto che eternamente diverrà qualunque cosa o chiunque di cui Renesme avrà bisogno.

Terzo libro

Occorrono circa tre giorni affinché la trasformazione di Bella sia completa, ma in quanto neonata è di fatto pericolosa anche per sua figlia nelle cui vene scorre sangue umano. Si rende necessario che Edward l’accompagni nella sua prima battuta di caccia e qui, nonostante incontrino un essere umano e lei sia inebriata dal suo odore, riesce a trattenersi dimostrando un forte autocontrollo il che le fa “guadagnare” la possibilità di avvicinarsi a sua figlia, senza che la vita di questa venga messa a repentaglio.

Renesme cresce molto velocemente rispetto ad un comune bambino umano, ma questa non è la sua qualità più affascinante: la piccola riesce infatti a trasmettere i pensieri attraverso il tatto! Ecco che Bella viene a sapere dell’imprinting e fraintendendo il significato dell’evento, furibonda si scaglia contro Jacob ma inavvertitamente ferisce Seth.

Lo spirito di Bella inizia a placarsi grazie anche alla scoperta di una nuova fisicità con suo marito, nel cottage che ricevono in dono dai Cullen; ma anche dalla consapevolezza che grazie all’imprinting di Jacob Renesme sarà sempre protetta non solo da Jacob ma anche dalla tregua tra Quileute e Cullen.

La serenità non dura a lungo, infatti Alice in una visione scopre che Irina vedendo Renesme e credendola una bambina immortale, si sta recando dai Volturi per denunciare il presunto grave accaduto: trasformare un bambino in vampiro è infatti pratica vietata. Urgono dei testimoni che confermino la realtà dei fatti e la non pericolosità di Renesme. Alice e Jasper partono immediatamente e diversi clan tra i quali il Clan di Denali, il Clan irlandese e il Clan Egizio, rispondono prontamente all’appello di Carlisle.

I Volturi informati seppur erratamente dei fatti, raggiungono Forks dove apprendendo da Carlisle la realtà uccidono Irina. Tuttavia la loro preoccupazione nei confronti della presunta pericolosità di Renesme, rende necessaria una votazione in merito. Alec e Jane provano a  passare in vantaggio usando i loro poteri mentali, ma Bella estende il suo scudo così da rendere palese anche a Aro, Caius e Marcus che il vantaggio che presumevano di avere non esiste, così che vedono svanire la certezza della vittoria.

Alice e Jasper con un tempismo perfetto raggiungono lo scontro freddo, facendo ritorno con Huilen e Nahuel, quest’ultimo un ibrido come Renesmee. Questi ha raggiunto una maturità fisica da un centinaio d’anni, dunque è la prova che la bambina non rappresenta un pericolo così che i Volturi fanno ritorno senza ulteriori uccisioni.

La poetica conclusiva, l’abbiamo sia nella finalmente raggiunta serenità di Jacob sia nella capacità di Bella di “aprire” il suo scudo e quindi per la prima volta, far leggere i suoi pensieri ad Edward. Questo climax della maturità di bella, viene perfettamente rappresentato nella copertina dove nel gioco degli scacchi che è stata la saga di Twilight, Isabella si trasforma da mortale pedone a una meravigliosa, forte e immortale regina.

PERSONAGGI

PRINCIPALI

  • Isabella “Bella” Swan
  • Edward Cullen
  • Jacob Black
  • Renesme

ANTAGONISTI

  • Irina: Vampiro donna
  • Alec : Membro dei Volturi
  • e Jane
  • Aro, Caius e Marcus

ALTRI

  • Renée Dwyer: madre di Bella
  • Esme Cullen: “madre” di Edward
  • Charlie Swan: padre di Bella
  • Alice Cullen: “sorella” di Edward, in coppia con Jasper Hale
  • Rosalie Hale: “sorella” di Edward, in coppia con Emmett Cullen
  • Jasper Hale: “fratello” di Edward, in coppia con Alice Cullen
  • Carlisle Cullen: padre di Edward
  • Emmett Cullen: “fratello” di Edward
  • Jessica Stanley:Compagna di scuola di Bella
  • Angela Weber: Compagna di scuola di Bella
  • Mike Newton: Compagno di scuola di Bella, è innamorato di Bella
  • Eric Yorkie: Compagno di scuola di Bella
  • Billy Black: padre di Jacob Black
  • Servitù: della residenza sull’isola Esme
  • Licantropi di La Push
  • Sam Uley: capobranco dei licantropi
  • Seth e Leah Clearwater
  • Clan di Denali:
  • Clan irlandese:
  • Clan Egizio:
  • Huilen e Nahuel: quest’ultimo un ibrido come Renesmee

Info bibliografiche

Titolo originale: Breaking Down

Autore: Stephenie Meyer

Prima pubblicazione: 2008

Prima pubblicazione in Italia: 2008

La mia edizione: –

Editore italiano: Fazi Editore

Collana: Lain Books

Genere: Romanzo rosa

Numero di pagine: 687

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