L’immortale amore tra Romeo & Giulietta di William Shakespeare

L’immortale amore tra Romeo & Giulietta di William Shakespeare

Libro su Frida Kahlo

GRANDI CLASSICIOPERA TEATRALETRAGEDIA

L’immortale amore tra Romeo & Giulietta di William Shakespeare

Quello che non sapevi della tragica storia d’amore di Romeo & Giulietta, di William Shakespeare.

6 APRILE 2020 – ROMA

GRANDI CLASSICIOPERA TEATRALETRAGEDIA

Romeo & Giulietta di William Shakespeare. Ecco la mia recensione.

 

Questa è la terza volta che leggo Romeo e Giulietta, volendo contare anche il tentativo di leggere la versione in inglese a fronte, nella mia edizione italiana. Ricordo ancora quando ho comprato la mia copia. Ricordo ancora la prima volta che l’ho letta, mentre scrivevo le note a margine su figure retoriche come chiasmi e ossimori. Così come ricordo la bellezza di riuscire ad individuare l’endecasillabo nella versione inglese.

Una storia rivisitata…

Quando decisi di leggere la versione integrale di questa tragedia, era sull’onda di voler conoscere quelli che venivano considerati classici…ancora non sapevo che la storia di Romeo e Giulietta non nasce con drammaturgo inglese, nonostante è al magistrale uso della parola scritta di William Shakespeare che si deve la sua fama.

Infatti, già ne Le metamorfosi di Ovidio ritroviamo un’affine vicenda: quella di Piramo e Tisbe. Come in Romeo e Giulietta, anche qui l’amore dei due giovani era contrastato dalle famiglie, al punto che i due innamorati erano costretti a parlarsi da una crepa nel muro, che divideva le loro case. La situazione divenuta insostenibile, li indusse a programmare una fuga d’amore, fissando il luogo dell’incontro vicino ad un albero di gelso. Tisbe arrivata per prima sul luogo dell’appuntamento, incontrò una leonessa dalla quale si mette in salvo perdendo il suo velo che, strappato e macchiato di sangue arrivò fino a Piramo. Questi credendo l’amata morta, si trafigge con la spada; ma la benevolenza del fato consente a Tisbe di raggiungere l’amato in fin di vita, dando la possibilità ai due amanti di scambiarsi un’ultimo fugace sguardo.

Straziata e resa folle dal dolore, anche Tisbe decide di togliersi la vita. Ma gli Dei, dinnanzi ad una simile tragedia, scevra di qualsiasi elemento distensivo (come avviene invece in Romeo e Giulietta), furono mossi a pietà, e mutarono in vermiglio il colore dei frutti del gelso, intriso oramai del sangue dei due amanti.

Seppur presente anche nella letteratura medievale, il dramma di Romeo & Giulietta, è soprattutto d’ispirazione greca antica. Nei Babyloniaka di Giamblico e negli Ephesiaka (Racconti efesii intorno ad Abracóme e Anzia) di Senofonte dove è Anzia, a rappresentare la matrice, per le successive evoluzioni del personaggio di Giulietta.

Anzia è una donna separata dal marito a causa di una situazione avversa. Ella viene tratta in salvo da una banda di ladri di tombe, i quali vengono però sopraffatti da un nobile Perilao, evidente archetipo del personaggio di Paride, che pretende di unirsi in matrimonio con Anzia per riconoscenza. Disperata la donna beve una pozione credendola mortale. Il veleno induce tuttavia una morte apparente, che le consente provvidenzialmente, di sfuggire all’unione con Perilao, salvata una seconda volta dalla banda di ladri di tombe. 

Dante

Persino Dante, quasi trecento anni prima di “Mastro William”, portò alla luce i nomi delle due famiglie: 

Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,

Monaldi e Filippechi, uom sanza cura:

color già tristi, e questi con sospetti!

Commedia – canto VI del purgatorio, versi 105-106-107

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

senza fare riferimento all’amore della loro progenie; ma evidenziando chiaramente la sua conoscenza della vicenda narrata, definendoli appunto: “già tristi“.

MASUCCIO

Un’ulteriore evoluzione della struttura della trama, si delinea invece nella novella di Mariotto e Ganozza di Masuccio Salernitano, composta nel 1476, ma ambientata a Siena e non a Verona come sarà nel capolavoro shakespeariano. 

L’ambientazione di Masuccio è molto più solare, mediterranea e priva dell’atmosfera gotica anglosassone. L’aspetto sessuale è molto più marcato, la paura della morte è praticamente assente: la pozione viene bevuta allegramente da Ganozza, ben distante dal terrore provato da Giulietta e dai versi dichiaranti malasorte che Shakespeare scriverà 120 anni più avanti. Persino la morte di Tebaldo è meno drammatica: il personaggio di Mercuzio è assente e conseguentemente il loro duello. La morte per Tebaldo sopraggiunge, postuma, per una bastonata assestatagli da Mariotto .

da LUIGI DA PORTO a Bandello

Nel 1530 circa, nella Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti, è Luigi di Porto a dare a questa tragedia molto della sua forma moderna, dando ai due giovani i nomi di Romeus e Giulietta e trasportando l’azione da Siena a Verona.

E qui nascono elementi chiave e personaggi, che troveranno corrispondenza nella tragedia shakespeariana: la triade Mercuzio, Tebaldo e Paride, che prende qui vita per la prima volta. La rissa tra Tebaldo e Mercuzio, come pure la morte di un cugino dell’amata perpetrata da Romeo. Il bando dalla città di quest’ultimo e la tragica fine di entrambi in cui però, è Romeo a prendere un veleno e Giulietta a trafiggersi con un pugnale.

Rielaborata nelle riduzioni drammatiche Giulia e Romeo (1553) di Clizia (attribuito al nobile veronese Gerardo Boldiero) e Hadriana di Luigi Groto (1578), fu ripresa da Matteo Bandello nel 1554 e inclusa nel secondo volume delle sue Novelle che comprendeva la sua versione di Giulietta e Romeo. Bandello sottolinea la depressione iniziale di Romeo e la ben nota faida tra le famiglie; introduce la nutrice e Benvolio. L’ambientazione ormai è quella definitiva.

FRANCIA & INGHILTERRA

Ed eccoci come penultima tappa, in Francia dove la novella di Bandello fu tradotta in francese da Pierre Boaistuau (1559) nel primo volume delle sue Histories Tragiques. L’emotività e il moralismo aggiunti da Boaistuau furono la chiave di volta. La sua versione venne a sua volta tradotta in inglese, sia in prosa (da William Painter nel suo Palace of Pleasure, 1567), sia in versi: il poema narrativo Tragicall Historye of Romeus and Juliet, scritto nel 1562 da Arthur Brooke, che divenne la fonte principale dalla quale William Shakespeare attinse per il suo Romeo and Juliet

Il poema drammatico di Brooke è piuttosto breve. Parliamo di poco più di tremila versi, scritto in rime baciate di esametri giambici alternate a eptametri, il cui ritmo alquanto monotono e moraleggiante, come già in Boaistuau, ha qui il grande pregio di introdurre la fIgura della balia, rappresentata alla stessa maniera shakespeariana. Una donna del popolo, sboccata, spontanea, dall’umorismo dilagante, generosa e dal cuore grande, soprattutto nei riguardi della tanto cara al suo cuore, Giulietta.

SHAKESPEARE

La trama di Romeo & Giulietta è a questo punto delineata; e ancor più chiaramente possiamo affermare che quanto rese celeberrima la versione di William Shakespeare furono dunque, non gli eventi narrati, ma la capacità di questi di toccare nel vivo lo spettatore/lettore. Shakespeare, differentemente da Boaistiau che ritiene gli innamorati responsabili della loro triste sorte, si schiera apertamente dalla parte degli innamorati, trasformando così. Romeo e Giulietta nell’archetipo dell’amore tragico, che tutto il mondo conosce.

Per enfatizzare il coinvolgimento emotivo dello spettatore/lettore, Shakespeare adotta un’altro stratagemma, tanto efficace quanto semplice. Nelle precedenti “versioni”, il tutto si svolgeva in un tempo dilatato di 9 mesi; qui invece la vicenda evolve e termina nel giro di giorni: da una domenica mattina di luglio alla successiva notte del giovedì. Certamente una grande emotività avvolgeva i teatranti che per primi inscenarono la tragedia shakespeariana, abituati com’erano a dover improvvisare un finale più felice. La tragedia di Romeo e Giulietta, venne composta tra il 1594 e il 1956, ed a quel tempo le persone già flagellate dalle difficoltà della vita, non avevano certo voglia di spendere i loro sudati soldi, per vedere inscenata una tragedia. Quello che tuttavia ci immaginiamo è una platea di persone attonite, troppo coinvolte per poter anche applaudire…incantate. 

MA E’ UNA TRAGEDIA? 

Un successo magistrale dunque, nonostante a lungo le opinioni in merito alla sua “classificazione” siano state contrapposte. Dunque a tal proposito va evidenziato che siamo di fronte ad un’opera giovane. Romeo e Giulietta è infatti, uno dei primi lavori di William Shakespeare, e certo non ci è possibile ritrovare in esso le caratteristiche delle tragedie successive. Il semplice personaggio della Nutrice, o di Mercuzio così legati, entrambi, alla carnalità della vita e alla sua bellezza, sono due note che certo sono più congeniali al genere della commedia, che non a quello della tragedia. E persino nel dramma della morte dei giovani innamorati, troviamo una nota dolce/amara che è appunto la rappacificazione delle due casate; finale già annunciato nel prologo iniziale, come ci si trovasse davanti ad uno dei più attuali film:

…dove fra due famiglie di uguale nobiltà, per antico odio nasce una nuova discordia…da questi nemici discendono due amanti, che…con la loro morte annientarono l’odio di parte.

PROLOGO di Romeo & Giulietta

Personaggi

  • Escalo (Escalus), principe di Verona
  • Il conte Paride (Paris), giovane nobiluomo e parente del principe
  • Montecchi (Montagues), patriarca della casata
  • Madonna Montecchi, moglie del Montecchi e madre di Romeo
  • Romeo, figlio dei Montecchi
  • Capuleti (Capulets), patriarca della casata
  • Madonna Capuleti, moglie del Capuleti e madre di Giulietta
  • Giulietta (Juliet), figlia dei Capuleti
  • La nutrice, balia di Giulietta
  • Un vecchio, parente dei Capuleti
  • Mercuzio (Mercutio), parente del principe e amico di Romeo
  • Benvolio, nipote dei Montecchi e cugino di Romeo
  • Tebaldo (Tybalt), nipote di Madonna Capuleti
  • Baldassarre (Balthasar), servitore di Romeo
  • Abramo (Abram), servitore dei Montecchi
  • Sansone e Gregorio (Sampson, Gregory), servitori di casa Capuleti
  • Antonio e Pentolaccia (Anthony, Potpan), servi di casa Capuleti
  • Pietro (Peter), servo della balia di Giulietta
  • Frate Lorenzo e Frate Giovanni (Friars Laurence e John), francescani
  • Uno speziale (apothecary), vende il veleno a Romeo
  • Tre musicisti
  • Il paggio di Paride, un altro paggio e un uffiziale
  • Rosalina (Rosaline), personaggio invisibile e nipote dei Capuleti di cui è innamorato Romeo
  • Valentino (Valentine), personaggio invisibile e fratello di Mercuzio ospite alla festa dei Capuleti
  • Petruccio, personaggio invisibile ospite alla festa dei Capuleti
  • Cittadini di Verona, congiunti delle due famiglie, la ronda di Verona, guardie, soldati, servi e persone al seguito
  • Il coro

Info bibliografiche

Titolo originale: Non voglio più piacere a tutti (italiano)

Autore: Maria Beatrice Alonzi

Prima pubblicazione: 2021

Prima pubblicazione in Italia: 2021

La mia edizione: I edizione Vallardi 2021

Editore italiano: Vallardi

Collana: –

Genere: Auto aiuto, Mente e corpo, Crescita personale

Numero di pagine: 200

Preceduto da

Seguito daIl libricino della felicità (2021)

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Tra animali fantastici e crimini di Grindenwald: un’avventura che cattura

Tra animali fantastici e crimini di Grindenwald: un’avventura che cattura

Libro su Frida Kahlo

FANTASTICORAGAZZIOPERA TEATRALE

Tra animali fantastici e crimini di Grindenwald: un’avventura che cattura

1 APRILE 2020 – ROMA

FANTASTICORAGAZZIOPERA TEATRALE

Animali fantastici: i crimini di Grindenwald di J.K.Rowling. Ecco la mia recensione.

Dicessi si, mentirei

Apro con una citazione di Jacob Kowalski poiché vorrei portare l’attenzione sul fatto che questo è “il libro dei dettagli“, del saper osservare, del misurare il proprio coinvolgimento e del notare certe minuzie, che sono certamente indizi per sviluppi successivi. Le conseguenze principali di lasciare tutte queste tracce, sono essenzialmente due: da un lato il lettore/osservatore è molto coinvolto, perché trovato il primo indizio si aspetta di trovarne almeno un’altro. Dall’altro lo spoiler è decisamente dietro ogni scena o pagina, che in questo caso praticamente coincidono.

Questo è il secondo capitolo della pentalogia cinematografica e bibliografica, che narra le vicende del mondo magico prima che questo conoscesse il grande Harry Potter. Tra New York, Londra e Parigi siamo immersi in un mondo decisamente più cupo rispetto al capitolo precedente: Creature magiche e dove trovarle. I personaggi sono tutti più maturi, si sono visibilmente ed emotivamente evoluti, ad eccezione sicuramente del magizoologo Newt Scamander, che è ancora il ragazzo di tredici anni che ad Hogwarts scopriva il suo amore per tutte le creature magiche.

Qual’è dunque l’indizio chiave? si tratta forse della pietra che sta sotto una campana di vetro, nella casa parigina dell’alchimista Nicolas Flamel? O forse della ben più evidente bacchetta di Sambuco ( si! uno dei tre doni della morte) in mano a Grindenwald, anch’egli un mago oscuro. E chissà per quale motivo la lettera A di “Grindenwald” è sulla copertina del libro, rappresentata con il simbolo del mantello dell’invisibilità, quando già la “I” di “crimini” raffigura proprio la bacchetta di Sambuco. E ancora un libro di poesie profetiche, il cui autore Tycho Dodonus viene introdotto alla stessa maniera di Beda il bardo.

La tipologia letteraria dello screenplay, viene certamente nobilitata da questa avvincente caccia al tesoro, durante la cui lettura ci si riscopre pervasi da un imprevisto piacere, riconfermando leggendo il testo scritto, quanto già argutamente osservato nelle scene nel secondo capitolo cinematografico.

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Già nel primo capitolo Newt Scamander e la sua banda di maghi e animali magici aveva tentato di risolvere in via definitiva la minaccia rappresentata da Grindenwald; ma un mago di tale potenza e carisma non può essere fermato facilmente. Qui infatti, dopo essere sfuggito agli Auror del MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), Grindelwald sceglie Parigi come base per la realizzazione dei suoi piani: dividere il mondo magico ed eliminare o rendere schiavi les non-magique.

Parigi non viene scelta casualmente, ma perché custodisce il segreto della vera identità dell’Obscuriale Credence, che Grindenwald vuole dalla sua parte per sconfiggere un più giovane Albus Silente. Inizialmente riluttante, Newt Scamander lascia il suoi amati animali magici alle cure della sua assistente Bunty, e parte alla volta della capitale francese infrangendo perfino i divieti del Ministero della Magia.

Infine ecco che si rivela il filo conduttore dell’intera vicenda: il mistero. I veri piani di Grindenwald sono in parte celati anche ai suoi seguaci, c’è un passato mai confessato che torna prepotente, ci sono archivi, scatole e libri che si aprono solo davanti al legittimo proprietario, e ovviamente c’è la valigia di Newt Scamander che custodisce davvero più di un mondo, e che aspetta solo la giusta occasione per rivelarsi e mostrarsi in tutta la sua forza e meraviglia magica.

PERSONAGGI & Nomi

  • Grindenwald: mago oscuro, impugna la bacchetta di Sambuco che poi passerà ad Albus Silente e quindi ad Harry Potter
  • Seraphina Picquery: presidente
  • Rudolph
  • Spielman
  • Abernathy
  • Auror 1-2-3-4
  • Newt Scamander: magizoologo
  • Leta Lestrange: maga purosangue, innamorata dai tempi di Hogwarts di Newt Scamander, promessa sposa di Theseus Scamander
  • Theseus Scamander: auror e fratello di Newt Scamander oltre che promesso sposo di Leta Lestrange
  • Torquil
  • Travers
  • Arnold
  • Guzman
  • Credence Barebone: Obscurus
  • Grimmson: cacciatore di creature
  • Nagel: seguace di Grindenwald
  • Krall: seguace di Grindenwald
  • Carrow: seguace di Grindenwald
  • Abernathy: seguace di Grindenwald
  • Krafft: seguace di Grindenwald
  • Rosier: seguace di Grindenwald, è una donna
  • Macduff
  • Stebbins: Auror
  • Albus Silente
  • Nicolas Flamel: alchimista, qui ha 600 anni (375 secondo l’ironia di Jacob Kowalski)
  • Bunty: assistente di Newt Scamander
  • Jacob Kowalski
  • Queenie Goldstein:
  • Achilles Tolliver: nuovo fidanzato di Tina
  • Tina Goldstein
  • Babbani: altrimenti detti no mag, non magici, les non-magique, disincanti
  • Nagini: amore corrisposto di Credence. E’ un maledictus originaria dell’Indonesia , simile all’animagus ma si differenzia da esso poiché ad un cero punto della propria vita la trasformazione è irreversibile
  • Skender: proprietario  del Circus arcanus: mostri e bizzarrie
  • Yusuf Kama: elegante africano francese maschio purosangue
  • Tycho Dodonus: scrittore del libro di poesie profetiche che prende appunto il suo nome “Le predizioni di ” Irma Dugard: mezza elfa mezza umana che diede in affido Credence da piccolo alla signora Berebone a New York
  • McLaggan studente di Hogwarts
  • Minerva McGranitt
  • Travers: Auror e capo delle Forze dell’Ordine Magiche Corvus fratello morto di Leta Lestrange
  • Eulalie Hicks giovane professoressa americana di Ilvermorny è nelLibro della “fenice” di Nicola Flamel
  • Melusine anziana impiegata del ministero anticamera della sala dell’archivio Mustafa Kama padre di Yusuf Kama ma non di Leta Lestrange appunto in comunq hanno solo la madre. Purosangue di origine senegalese
  • Laurena madre di Yusuf e Leta
  • Corvus Lestrange senior: purosangue nobile francese

Aurelius Silente none restituito a Corvus da Grindelwald

ANIMALI MAGICI

  • Chupacabra: in parte lucertola e parte homunculus creatura succhiasangue delle Americhe, qui si chiama Antonio
  • Thestral
  • Picket: asticello compagno inseparabile di Newt Scamander
  • Snaso: snasetto come vezzeggiativo
  • Augurey
  • Pinky: nome proprio di animale magico dato da Newt Scamander
  • Elsie: nome proprio di animale magico dato da Newt Scamander
  • Kelpie: gigantesco cavallo semi spettrale acquatico
  • Augurey: uccello magico
  • Grifone
  • Mezzi troll
  • Mezzelfi
  • Mezzi goblin
  • Zouwn: creatura magica di origine cinese. E’ gigantesca simile a un felino con la lunga coda piumata in questo caso si trovi di un esemplare femminaKappa demone acquatico giapponeseDraghi di fuoco
  • Ippogrifo:
  • Elfi servitori:  
  • Streeler: creature magica acquatica
  • Drago d’acqua: si annida nell’occhio di Yusuf Kama
  • Matagot: felini neri attaccano solo come risposta m sono spiriti familiari fanno la guardia  al Ministero 
  • Runespoor: creatura magica a tre teste di serpente, delle quella di mezzo è quella visionaria

INCANTESIMI

  • Oblivion:
  • Maledizione mortale
  • Ventus:
  • Surgito: contro l’incantesimo d’amore che Queenie fa a Jacob
  • Confundus: incanto che causa un effetto simile all’ubriachezza, chi ne è vittima diventa barcollante temporaneamente
  • Passaporta: statua di donna a Parigi
  • Appare vestigium: Incantesimo di tracciamento forma di spirale dorata
  • Accio: incantesimo che porta alla mano del mago che lo invoca quanto chiesto “Accio snaso” è qui un esempio
  • Revelio
  • Avengesium: piuma come bussola
  • Incantesimo scudo lanciato da Grimmson
  • Smaterializza 
  • Expelliarmus
  • Materializzarsi 
  • Admonitor manette metalliche che Travers mette ad Albus Silente per sapere qualunque incantesimo lancerà 
  • Oscausi: fa sparire la bocca la lancia Leta Lestrange all’età di 13 anni a una Grifondoro
  • Molliccio proiezione delle paure più profonde Riddikulus
  • Specchio delle Emarb: stanza delle necessità 
  • Voto infrangibile
  • Lumos: incantesimo che genera una bolla luminosa dalla bacchetta del mago che lo evoca
  • Pozione Polisucco: dalla consistenza fangosa
  •  Circumrota Leta Lestrange ad uno scaffale/albero della sala degli archivi del ministero della Magia a Parigi 
  • Stupeficium:
  • Reverte: la scaffalatura va all’indietro 
  • Ascendio: gli scaffali riemergono dal pavimento 
  • Maledizione Imperius: incanto perenne finche non lo si scioglie dal mago che lo ha prodotto o un altro mago
  • Protego diabolica:cerchio protettivo invocato da Grindenwald di fuoco nero
  • Finite bacchette nel terreno fuoco purificatore

Info bibliografiche

Titolo originale: Fantastics beasts. The crimes of Grindenwald – The original screenplay

Autore: J.K.Rowling

Prima pubblicazione: 2018

Prima pubblicazione in Italia: 2018

La mia edizione: 2018

Editore italiano: Salani

Collana: –

Genere: Ragazzi

Numero di pagine: 287

Preceduto da: Animali fantastici & dove trovarli – Screenplay originale (2017)

Seguito da: L’Ickabog (2020)

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Harry Potter & la maledizione dell’erede di J.K.Rowling

Harry Potter & la maledizione dell’erede di J.K.Rowling

Libro su Frida Kahlo

FANTASTICORAGAZZIOPERA TEATRALE

Harry Potter & la maledizione dell’erede di J.K.Rowling

In Harry Potter e la maledizione dell’erede, ci troviamo di nuovo in balia di una Giratempo ed esploriamo l’aspetto più umano del mondo magico e dei suoi maghi.

1 APRILE 2020 – ROMA

FANTASTICORAGAZZIOPERA TEATRALE

Harry Potter e la maledizione dell’erede di J.K.Rowling. Ecco la mia recensione.

Benché il libro riporti come autore J.K.Rowling il suo contenuto nasce dalla mente magica di tre diverse personalità.  
Harry Potter e la maledizione dell’erede, è un’opera teatrale in due parti scritta da Jack Thorne e John Tiffany su soggetto di J.K.Rowling. L’opera infatti riprende i personaggi resi celeberrimi dalla scrittrice inglese, immersi stavolta nella loro vita 19 anni più in avanti.
Harry Potter e Ginny Wisley hanno avuto tre figli James SiriusAlbus Severus e Lily Luna. Ron ed Hermione si sono sposati e hanno avuto due figli Rose e Hugo, che hanno entrambi acquisito il doppio cognome Granger-Weasley. Lavorano tutti al Ministero, ed Ermione è diventata persino Ministro della Magia. Ma la cicatrice di Harry Potter ha ricominciato a farsi sentire, perché stavolta il pericolo è be più radicato e nascosto.

I primi tre anni ad Hogwarts corrono veloci. Albus, Rose e Scorpius figlio di Draco Malfoy iniziano insieme la scuola di magia e tutti e tre faticano ad inserirsi. Il peso dell’eredità paterna grava sulle spalle di Albus e Scorpius, soprattutto su quest’ultimo che tutti credono l’erede di Lord Voldemort…ma l’epilogo finale sorprende davvero da questo punto di vista.
Questa opera teatrale, ha visto la sua anteprima a Londra, con il titolo originale di Harry Potter and the Cursed Child al Palace Theatre il 7 giugno 2016, mentre per il debutto ufficiale si aspetterà il 30 luglio dello stesso anno, e da un’opera teatrale inglese certo non ci si poteva aspettare che la narrazione dei tumulti umani. Racconta di fatto, quello che è il complicato rapporto padre figlio. Il primo con pesanti strascichi del passato fatica a rapportarsi con il figlio, che a sua volta vede nel passato del padre l’impossibilità di relazionarsi serenamente con l’altro. L’onestà reciproca sarà la chiave di volta.

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Ci imbattiamo in una giratempo, evidentemente l’ultima esistente ed è questo piccolo e magico oggetto ad offrire l’occasione per cambiare le cose, forse nel passato forse nel presente. Ma i sentimenti come l’amore, la rabbia, il rancore e la gelosia sono difficili da gestire soprattutto per studenti del quarto che vorrebbero esplodere le loro emozioni e non contenerle. Dunque ecco che Lord Voldemort, si presenta l’occasione a lungo attesa per vedersi consegnare il ruolo spettante e realizzare così l’antica profezia.

Le emozioni dei nostri giovani maghi, e le loro buone intenzioni volte vendicare un errore del passato, rischiano seriamente di compromettere non solo l’equilibrio tra bene e male, ma l’intera realtà per come tutti loro l’hanno conosciuta.

Personaggi

  • Albus Severus Potter il figlio secondogenito di Harry Potter e Ginny Weasley. Ha un carattere pacato e buono e dei tre fratelli Potter è quello che assomiglia di più al padre. Nell’epilogo de I Doni della Morte viene accompagnato dai genitori alla stazione di King’s Cross per iniziare il suo primo anno a Hogwarts. È il protagonista de La maledizione dell’erede, dove viene smistato in Serpeverde e stringe amicizia con Scorpius Malfoy. Insieme i due viaggiano indietro nel tempo per impedire la morte di Cedric Diggory.
  • Scorpius Malfoy è il figlio di Draco Malfoy e Astoria Greengrass. Nell’epilogo de I Doni della Morte viene accompagnato dai genitori alla stazione di King’s Cross per prendere il treno che lo porterà a Hogwarts per la prima volta. Ne La maledizione dell’erede stringe una forte amicizia con il coetaneo Albus Severus Potter, con il quale viaggia indietro nel tempo per cercare di salvare Cedric Diggory dall’uccisione.
  • Delphini “Delphi” Riddle è la figlia di Lord Voldemort e di Bellatrix Lestrange. Rimasta orfana, viene cresciuta con freddezza da Euphemia Rowle, non andò mai a Hogwarts ed ebbe pochi o nessun contatto con altri bambini. Apprese poi da Rodolphus Lestrange della sua vera discendenza e della profezia che crede sia destinata a compiere. Delphi pone Amos Diggory sotto l’incantesimo Confundus al fine di convincerlo di essere sua nipote e quindi finge di collaborare con Albus Severus Potter e Scorpius Malfoy per andare indietro nel tempo e salvare Cedric Diggory, mentre il suo vero obiettivo è impedire l’uccisione del padre. Una volta rivelati i suoi piani si dimostra calcolatrice, sadica e crudele, ma è infine sconfitta dagli sforzi combinati di Harry, Ron, Hermione, Ginny Weasley e Draco Malfoy.
  • Harry Potter, Direttore dell’Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia al Ministero della Magia, marito di Ginny e padre di Albus, James e Lily Potter. Nonostante il successo professionale e la fama guadagnata per aver sconfitto Voldemort diciannove anni prima, Harry fatica ad instaurare una relazione solida con il figlio Albus a causa delle loro differenze e dei sensi di colpa che si porta dietro dall’adolescenza. Alla fine della pièce, Harry si avvicina ad Albus e i due visitano insieme la tomba di Cedric.
  • Hermione Granger, Ministro della Magia, moglie di Ron Weasley e madre di Rose e Hugo Granger-Weasley. Strega intelligente e di grande talento, Hermione aiuta i Potter nella nuova lotta contro Voldemort. Dopo i cambiamenti causati dal primo viaggio nel tempo di Albus e Scorpius, Hermione è una strega severa e nubile che insegna difesa contro le arti oscure a Hogwarts, mentre dopo il secondo viaggio dei giovani amici Hermione è una ricercata. Al termine del primo atto della seconda parte il presente viene ripristinato ed Hermione è nuovamente Ministro della Magia.
  • Ron Weasley, marito di Hermione e padre di Rose e Hugo Granger-Weasley, dirige il negozio di scherzi magici Tiri Vispi Weasley. Amico, marito e padre divertente e devoto, nella prima variazione del presente causata dal viaggio nel tempo è sposato con Padma da cui ha avuto il figlio Panju, mentre nella seconda è un ricercato che si nasconde con Hermione a Hogwarts.
  • Draco Malfoy, padre di Scorpius e recentemente vedovo dopo la morte della moglie Astoria. Il lutto lo ha allontanato dal figlio, ma i due riusciranno a riavvicinarsi nel corso della pièce. Allo stesso modo, dopo incomprensioni iniziali che sfociano in un duello magico, Draco supera anche la sua vecchia inimicizia con Harry e i due instaurano un rapporto amichevole.
  • Ginny Weasley, moglie di Harry e madre di Albus, James e Lily Potter, Ginny è un’editor della sezione sportiva della Gazzetta del Profeta.
  • Professoressa Minerva McGranitt, preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
  • Rose Granger-Weasley, la figlia maggiore di Ron ed Hermione, una ragazza ambiziosa con poca simpatia per Albus e, soprattutto, Scorpius, che invece è molto infatuato di lei.
  • James Sirius e Lily Luna Potter, il maggiore e la minore dei figli di Harry e Ginny, entrambi smistati nella casa di Grifondoro.
  • Craig Bowker Jr, uno studente di Serpeverde ucciso da Delphi.
  • Lord Voldemort
  • Severus Piton
  • Albus Silente
  • Cedric  Diggory
  • Amos Diggory
  • Viktor Krum
  • Lily Potter
  • James Potter
  • Rubeus Hagrid
  • Dolores Umbridge
  • Bane
  • il Cappello Parlante
  • Madama Bumb
  • Bathilda Bath
  • la Strega del Carrello
  • Petunia
  • Vernon Dursley
  • Dudley Dursley
  • Ludo Bagman 
  • Mirtilla Malcontenta.

Info bibliografiche

Titolo originale: Harry Potter and the cursed child – Parts one and two (Special rehearsal edition script)

Autore: J.K.Rowling, John Tiffany & Jack Thorne

Prima pubblicazione: 2016

Prima pubblicazione in Italia:  2016

La mia edizione: 2016

Editore italiano: Adriano Salani Editore

Collana: –

Genere: Opera teatrale

Numero di pagine: 357

Preceduto da: Le fiabe di Beda il Bardo (2008)

Seguito da: Animali Fantastici e dove trovarli. Screenplay originale(2017)

 

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RACCONTORAGAZZIBIOGRAFICO

Lampo il cane viaggiatore di Elvio Barlettani. Ecco la mia recensione.

 

Sono nata e cresciuta in campagna, quindi per me l’avere un cane ed essere a contatto con gli animali è qualcosa di estremamente naturale, direi fisiologico. Credo che questa, sia un’esperienza comune a chiunque viva o abbia vissuto in campagna o comunque in un ambiente quanto più vicino alla natura che il secolo in cui viviamo (o la nostra mentalità) possano consentirci.

Ovviamente per chi indossa più stivali che scarpe col tacco, il cane è una parte di sé e così è sempre stato con i miei. Così quando ricevetti questo libro, in un’edizione scolastica e alquanto sciupato, non avevo idea di quanto alcune mie esperienze fossero simili a quella vissuta da Mirna con Lampo.

Certo la storia di Lampo il cane viaggiatore, è decisamente più avvincente della mia eppure, durante la lettura, non potei fare a meno di ripensare all’ultimo cane che visse con me in quella casa. Si chiamava Roy, e ogni mattina mi accompagnava alla fermata dell’autobus.

Iniziai ad andare a scuola da sola con l’autobus abbastanza presto rispetto ai miei coetanei, e per raggiungere la fermata dovevo passare per una stradina imperlata di rugiada mattutina, così che spesso finivo con lo sporcare i miei pantaloni o bagnare le calze. Ma alla fine non è che mi importasse molto, perché era divertente camminare con il mio cane a farmi da apripista.

Ogni mattina, arrivati al cancello che dava sulla strada principale, ero solita rimandarlo a casa, ma una mattina si ostinò ad accompagnarmi proprio fino alla fermata dell’autobus e qui aspettarne l’arrivo. Fu quella volta che faticai a farlo scendere dall’autobus, perché quel meticcio di oltre 25 chili, aveva deciso di venire proprio con me. Fu bellissimo, oltre che imbarazzantissimo! Ma tant’è ho un ricordo prezioso, che molti possono solo leggere. Ed è davvero una gran fortuna che Elvio Barlettani, il ferroviere padre di Mirna, abbia deciso di scrivere a proposito di Lampo e del grande amore per sua figlia.

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Trama di Lampo il cane viaggiatore

La storia di Lampo soprannominato “il cane ferroviere” o “cane viaggiatore”, è senza tempo. Toccante e invidiabile all’inverosimile. Tutto comincia quando questo cane randagio, dal pelo bianco con qualche macchia, divenne amico del ferroviere maremmano Elvio Barlettani, appunto l’autore del libro e migliore amico di sua figlia Mirna.

Fece la sua comparsa, nella vita di questa famiglia un giorno scendendo da un treno merci, alla stazione di Campiglia Marittima, dove stabilì la sua residenza nonostante le disposizioni del Capo ferroviere.

Ma l’irreale non risiede nel come iniziò la storia di Lampo, ma di come divenne nota non solo tra i ferrovieri italiani, (leggendo scoprirete il perché) ma anche ai pendolari, che a poco a poco si erano abituati alla presenza di questo cane eccezionale.

Ogni giorno, accompagnava Mirna a scuola, conosceva l’orario in cui arrivava la “carrozza ristorante”, distingueva treni, fermate, orari e coincidenze; si godeva i vari cambi treno senza allontanarsi troppo da Campiglia perché a scuola si arriva in orario ogni giorno. E lui davvero di orari se ne intendeva, persino quando…

La sua vita, semplice e speciale al contempo, gli valse un monumento e questo libro.

Info bibliografiche

Titolo originale: Lampo il cane viaggiatore

Autore: Elvio Barlettani

Prima pubblicazione: 1962

Prima pubblicazione in Italia: 1962

La mia edizione: 1998

Editore italiano: Garzanti

Collana: Garzanti scuola

Genere: Ragazzi

Numero di pagine: 184

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Mitica Sheila di Judy Blume. Ecco la mia recensione.

 

Questo è un libro consigliato dai nove anni in su. Io, ovviamente, quando mi venne regalato ne avevo sette. All’epoca non credo di essermi mai interrogata, su quale fosse l’età giusta per leggere un libro, eppure in quell’occasione ci feci caso…e mi sorprese.

Oggi, che riprendo in mano quello che ho letto finora, anche le pagine di “Mitica Sheila” vengono sfogliate e riscopro piacevolmente una dedica fatta da persone, all’epoca le mie maestre. Nulla di particolare vi è scritto, ma ricordo il momento in cui tirarono fuori dallo scatolone della casa editrice scelta quell’anno per rifornire noi studenti del classico libro per l’estate, e loro scelsero questo per me.

Per la trama, in quest’occasione, riporterò quella della quarta di copertina. Oggi, è decisamente più importante, ricordare quegli sguardi carichi di affetto e di aspettative per quello che sarebbe stato il mio futuro. Ed è un bel ricordo.

Con affetto, a tutti gli insegnanti che ho avuto nella mia vita, in ambito scolastico/accademico e non.

Trama

Nome? Sheila. Cognome? Tubman. Età? Dieci anni. Residenza? New York. Genitori? regolari: madre severa ma giusta, padre distratto e abbastanza giocherellone. Fratelli? Si, una sorella più grande. E anche piuttosto rompina. Pregi? Gran simpaticona, spigliata e sicura di sé. Difetti? Mmmh…nessuno. Nessuno? E quella tremenda paura dei cani? E degli insetti? E dei temporali? E il fatto di non saper nuotare? E l’assoluta incapacità di maneggiare uno yo-yo? Ma io…Niente “ma”, presuntuosetta! Lei è condannata a una vacanza estiva a Terrytown, dove la signorina Ellis Rana la metterà in riga. Lei sa almeno cos’è un “pyjama party”? Beh, io veramente…Imparerà anche questo. Eccome, se lo imparerà!

Quarta di copertina del libro Erotica di Ghiannis Ritsos

Info bibliografiche

Titolo originale: Otherwise known as Sheila the Great

Autore: Judy Blume

Prima pubblicazione: 1972

Prima pubblicazione in Italia: –

La mia edizione: 1994

Editore italiano: Emme Edizioni

Collana: Voltapagina

Genere: Ragazzi

Numero di pagine: 194

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