Titolo originale:
Autore: J.K.Rowling
Prima pubblicazione:
Prima pubblicazione in Italia:
La mia edizione:
Editore italiano:
Collana: –
Genere: Romanzo, Fantasy, Ragazzi
Numero di pagine:
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FANTASTICO – ROMANZO – RAGAZZI
Harry Potter e l’ordine della fenice è il quinto libro della geniale saga di Harry Potter, il mago più famoso del mondo, nato dalla fantasia della scrittrice inglese, J.K.Rowling
GG MM AAAA – ??
FANTASTICO – ROMANZO – RAGAZZI
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Autore: J.K.Rowling
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Harry Potter e il calice di fuoco è il quarto libro della geniale saga di Harry Potter, il mago più famoso del mondo, nato dalla fantasia della scrittrice inglese, J.K.Rowling
GG MM AAAA – ??
FANTASTICO – ROMANZO – RAGAZZI
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Autore: J.K.Rowling
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Genere: Romanzo, Fantasy, Ragazzi
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FANTASTICO – ROMANZO – RAGAZZI
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è il terzo libro della geniale saga di Harry Potter, il mago più famoso del mondo, nato dalla fantasia della scrittrice inglese, J.K.Rowling
28 OTTOBRE 2020 – ROMA
FANTASTICO – ROMANZO – RAGAZZI
Controllare le proprie emozioni non è facile, e questa è una verità che accomuna davvero tutti, sia che si parli di babbani o di maghi di tutte le età.
Certo che quando la posta in ballo, è la firma sul permesso per visitare Hogsmeade, è davvero una disdetta quando i nervi crollano e si gonfia l’odiata Marge Dursley in qualcosa simile ad un pallone gigante; non che in condizioni normali la sorella di zio Vernon dal collo taurino, fosse molto diversa!
Ma tant’è! Harry sopporta fin tanto che riesce, ma quando la famosa goccia che fa traboccare il vaso viene versata, la sua rabbia gli impone di lasciare quella casa, almeno fino alle prossime vacanze estive.
Ma Harry Potter pur essendo in apparenza solo un ragazzino, appartiene al mondo dei maghi, così arriva in suo soccorso il Nottetempo, un autobus “ovviamente” magico e che si potrebbe definire full optional, compresa la guida “sportiva” di Ernie Urto, l’improbabile autista e l’invadenza del bigliettaio Stan Picchetto.
Le regole del mondo magico parlano chiaro: ai minorenni è proibito l’uso della magia al di fuori della scuola, e ancor di più, in presenza di babbani. Questa consapevolezza fece sentire Harry certo dell’imminente espulsione da Hogwarts. Condividerete certamente la sua sorpresa, quando arrivato al Paiolo Magico, ad accoglierlo c’era un preoccupato Cornelius Caramel che, con fare sospetto, non solo sminuisce la gravità dell’accaduto ma si rallegra dell’incontro con il giovane mago, che rimane ancora ignaro del rischio in cui è incorso.
La notizia della fuga di Sirius Black da Azkaban, aveva raggiunto persino il mondo dei Babbani; e nemmeno tra un milione di anni Harry avrebbe potuto immaginare, le implicazioni nascoste dietro questo evento.
Ad ogni modo il periodo trascorso al Paiolo Magico, corrispose ad uno dei più felici per Harry che in questo suo terzo anno a Hogwarts, avrà la possibilità di scavare nel suo passato, scoprire la verità sui suoi genitori e su chi davvero, ha infranto l’Incanto Fidelius che proteggeva i Potter.
La fuga di Sirius ha completamente destabilizzato le certezze del mondo dei maghi, ecco perché è diventata una priorità assoluta del Ministero catturare il pericoloso (?) mago, l’unico che sia stato in grado di fuggire da Azkaban. Ecco allora che la gelida presenza dei Dissennatori invade ogni luogo, persino Hogwarts, nonostante il disappunto di Silente. Ed è proprio sull’Espresso per Hogwarts che incontriamo queste creature, ma per fortuna c’è il professor Lupin che prende in mano la situazione e ci insegna che la cioccolata è un antidoto davvero molto efficace, più di quello che abbiamo creduto fin’ora.
Il terzo anno è quello in cui ciascuno studente sceglie delle materie, seguendo quelle che sono le proprie inclinazioni e ambizioni per il futuro. Si capisce che Hermione per non sbagliare sceglie di seguirle tutte, non valutando che la Giratempo pur consentendogli di frequentare tutte le lezioni, non era in grado di proteggerla dall’esaurimento che preparare gli esami, le avrebbe arrecato.
Così tra un presagio di un gramo qui e lì, e gli agguati che Grattastinchi tende a Crosta (?) bisogna anche pensare a salvare la vita di Fierobecco: l’ennesima creatura magica cara al cuore di Hagrid. Purtroppo di mezzo ci si mettono i litigi tra Ron e Hermione che prendendo ciascuno le parti del proprio animale da compagnia, si trovano più distanti che mai, anche se a farne le spese è soprattutto Hermione.
Come si è detto il terzo anno è quello a partire dal quale agli studenti, muniti di permesso firmato, è concesso di visitare il vicino villaggio di Hogsmeade, che tra negozi di dolci e burrobirre, offre la possibilità di trascorrere delle giornate indimenticabili; ma non per Harry poiché non ha il permesso firmato.
La soluzione a questo evidentemente insormontabile problema, arriva dai gemelli Weasley che condividono il segreto del loro successo proprio con Harry: si tratta della mappa del malandrino. Questa pergamena incantata svela dei percorsi segreti per entrare e uscire dal castello senza essere scoperti! Ancora più facile se come alleato si ha il mantello dell’invisibilità.
A onor del vero in una situazione dove tutti sono allertati per garantire la sicurezza del giovane Potter, un simile oggetto incantato è tanto affascinante quanto pericoloso; ma a rendersi conto della pericolosità della situazione è soltanto Hermione, che viene ulteriormente additata dai suoi stessi amici quando denuncia alla McGranitt l’ultimo regalo che Harry riceve: nientemeno che una Firebolt.
Nonostante le raccomandazioni e i timori di Hermione, Harry incurante del pericolo, esce dal castello e raggiunge i suoi amici, seguendo il percorso segreto che inizia dietro la statua della strega orba fino al magazzino di Mielandia.
Ma quello che davvero sconvolgerà tanto Harry, quanto Ron e Hermione, non saranno i dolci o gli scherzi magici, ma la verità sulla morte di Lili e James, e sul loro legame con Sirius Black, poiché avranno modo di ascoltare la verità (che tutti conoscono) ai Tre Manici di Scopa.
Il terzo anno di Potter è il settimo e ultimo per Oliver Baston, il capitano della squadra di Quidditch dei Grifondoro, che costringerà la squadra ad allenamenti estenuanti; questo distrarrà ancora di più Harry dal pericolo che lo minaccia, anche se Malfoy non perderà occasione di sferrargli qualche brutto tiro.
Per quanto riguarda i professori se da un lato troviamo un personaggio come la professoressa Sibilla Cooman, l’insegnante di Divinazione, dall’altro troviamo Hagrid che su raccomandazione di Silente è, oltre che guardiacaccia, anche professore di “Cura delle creature magiche”. Ma soprattutto c’è il professor Remus Lupin il nuovo insegnante di Difesa contro le arti oscure, che fortunatamente è (citando Madama Chips), un professore che conosce il suo mestiere.
Ed è davvero così. Le lezioni private che Lupin impartirà ad Harry, volte a insegnargli l’Incanto Patronum, saranno fondamentali non solo per affrontare i Dissennatori, ma anche per svelare vecchie dinamiche che coinvolsero, tra gli altri, anche il professor Piton e lo stesso James Potter.
Nel terzo capitolo della saga, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, gli animali nelle diverse forme in cui ci vengono proposti, sono fondamentali. Tanto per iniziare Hermione acquista il suo Grattastinchi come regalo di compleanno, al Serraglio Stregato di Diagon Halley; poi si scopre che Crosta in realtà non è un topo comune come si pensava, ma un animagus illegale che corrisponde al mago Peter Minus.
E così proseguendo ci si addentra in quella che è la storia dell’amicizia tra Codaliscia (Peter Minus – Topo), Lunastorta (Remus Lupin – Lupo Mannaro), Felpato (Sirius Black – Lupo/Gramo) e Ramoso (James Potter – Cervo).
I quattro erano studenti a Hogwarts, e quando Lupin diventa un Lupo Mannaro, Silente intercede per permettergli di continuare a frequentare Hogwarts, nonostante la sua condizione. Ad ogni luna piena dunque, il giovane mago veniva fatto uscire di nascosto e condotto alla Stamberga Strillante nel vicino villaggio di Hogsmeade, dove i suoi ululati erano celati da un incantesimo che ancora oggi, fa credere ai maghi che sia un luogo infestato dai fantasmi e se ne tengono per tanto, debitamente alla larga. Di fatto scopriamo che il Platano Picchiatore, venne piantato appositamente per celare il passaggio segreto tra Hogwarts e la Stamberga Strillante, costruito appositamente per Lupin.
Ad ogni modo, la vera amicizia è qualcosa di duro a spezzarsi, dunque gli altri tre amici per alleggerire la pena di Remus, dopo circa due anni di ricerche e tentativi si trasformano essi stessi in animagi, riuscendo così a trasformare l’appuntamento con i cicli lunari in una meravigliosa avventura condivisa. Di fatto i tre divennero degli animagi illegali, questo fornì l’alibi perfetto a Peter Minus, per trasferire le sue colpe a Sirius Black
solo un dito venne trovato
Il custode del luogo segreto in cui i Potter si nascondevano, doveva originariamente essere Sirius Black, amico devoto della famiglia, testimone di nozze e padrino dello stesso Harry. E fu egli stesso all’ultimo a suggerire di nominare Peter Minus (Crosta) come custode dell’Incanto Fidelius, nonostante lo stesso Silente si offrì di portare il pericoloso fardello. Nessuno poteva immaginare il tradimento di Minus, che si alleò con il Signore Oscuro, infrangendo il suo voto di fedeltà e amicizia.
Tutto ciò che consentì a Black di mantenere la mente lucida nonostante i Dissennatori, durante i suoi anni ad Azkaban, fu per tanto la sua innocenza. E quando finalmente scoprì che Peter Minus, nonostante il suo stratagemma di farsi passare per morto, era ancora vivo, ingannò i Dissennatori (che sono ciechi) e trasformandosi in lupo riuscì a fuggire dalla tremenda prigione, per vendicare non tanto se stesso, quanto piuttosto i Potter e la loro memoria.
…non era una sensazione piacevole…era un’ossessione…ma mi diede forza, mi snebbiò la mente
Sirius Black
Queste verità vengono liberate nella sicurezza della Stamberga Strillante, dove Harry e Hermione vengono attirati dallo stesso Sirius, che nella sua forma animale trascina Ron tra i rami del Platano Picchiatore, rivelando un meccanismo nascosto che ne blocca il movimento, giusto per il tempo necessario a permettere di accedere al passaggio segreto.
Il turbine di rivelazioni sconvolge Harry e ubriaca a tal punto Ron e Hermione, che (a ragione) aggrediscono nientemeno che un insegnante; e non un insegnante qualunque, parliamo di Severus Piton.
Chiariti gli eventi, e concessa la vita a Minus (a patto che venga affidato ai Dissennatori), il gruppo si affretta per rivelare l’innocenza di Black, ma la luna piena e un improvviso attacco dei Dissennatori non ancora informati sulla verità, costringono Harry ad invocare un patronus talmente potente da infondergli (in un primo momento), la certezza di aver assistito all’intervento del suo defunto padre.
In questo modo i giovani amici salvano la loro stessa vita, ma la loro non è l’unica vita innocente che merita di essere salvata.
Ecco allora che un paio di giri della Giratempo, e Harry insieme con Hermione, ripercorrono gli eventi delle ultime due ore riuscendo a salvare, con qualche astuzia opportunamente suggerita da Silente, sia la vita dell’ingiustamente condannato Fierobecco, sia a garantire la fuga a Sirius.
Se pure è vero che l’intervento dei due non riesce a riscattare il buon nome di Black, c’è da dire che possono comunque ritenersi soddisfatti di questo anno così intenso.
Certo, non ci sono sorrisi quando Remus Lupin da le dimissioni, ma c’è molto altro per cui festeggiare e avere alto l’umore: la squadra di Quidditch di Grifondoro, è infatti riuscita a vincere la coppa; Harry, Ron e Hermione hanno superato gli esami (anche se probabilmente Silente ci ha messo lo zampino); e almeno fino al prossimo anno, il ritorno del Signore Oscuro predetto dalla professoressa Cooman, è rimandato.
Ma non è tutto! Harry riceve l’invito ad andare a vivere a casa Black (anche se a causa della latitanza di Sirius, bisognerà rimandare), scopre che la Firebolt è stato un regalo dello stesso Sirius che in qualità di tutore provvede a firmare il permesso per visitare Hogsmeade il prossimo anno.
E con l’occasione, avendo Ron perduto il suo animale, Sirius gli consente di tenere Leotorto, il gufo che consegna sul treno di ritorno da Hogwarts, i preziosi messaggi di Sirius.
Se i Dursley sapessero tutto, e ci credessero, di certo ammutolirebbero per tutta la durata delle vacanze estive.
Chissà…
Le loro divise sono verde e nero
Le loro divise sono rosso e giallo
Le loro divise sono giallo canarino
Le loro divise sono blu
Titolo originale: Harry Potter and the prisoner of Azkaban
Autore: J.K.Rowling
Prima pubblicazione: 1999
Prima pubblicazione in Italia: Ottobre 1999
La mia edizione: I Edizione – XXIV (24ma) Ristampa: Settembre 2003
Editore italiano: Salani Editore
Collana: –
Genere: Romanzo, Fantasy, Ragazzi
Numero di pagine: 366
Preceduto da: Harry Potter e la camera dei segreti (1998)
Seguito da: Harry Potter e il calice di fuoco (2000)
FANTASTICO – ROMANZO – RAGAZZI
Harry Potter e la camera dei segreti è il secondo libro della geniale saga di Harry Potter, il mago più famoso del mondo, nato dalla fantasia della scrittrice inglese, J.K.Rowling
19 OTTOBRE 2020 – ROMA
FANTASTICO – ROMANZO – RAGAZZI
Una camera dei segreti può essere un luogo grande o piccolo, reale o immaginario e ci si può entrare vividamente dentro anche se si parla delle pagine di un vecchio diario. Ma questo diario in particolare non è un diario qualsiasi! È infatti appartenuto al giovane Tom Orvoloson Riddle esattamente cinquant’anni prima, quando la Camera dei Segreti costruita da Salazar Serpeverde, venne aperta per la prima volta.
Quest’anno Harry era stato avvertito di non tornare a Hogwarts, che la sua vita sarebbe stata messa a rischio. Ma come poteva rimanere con i Dursley? Dobby l’elfo domestico, ci ha provato in tutti modi ad assicurarsi che Harry rimanesse lontano da Hogwarts: ha fatto in modo che il Ministero credesse, fosse stato lui a compiere magie davanti a dei Babbani, ha bloccato il passaggio per raggiungere l’Espresso di Hogwarts, ha nascosto tutte le lettere che gli amici gli hanno inviato durante l’estate, con l’unico obiettivo di “salvare la vita a Harry Potter”.
Harry Potter non deve tornare a Hogwarts
E quasi ci riesce, quando zio Vernon imprigiona Harry con tanto di sbarre alla finestra!!! Ecco però che i Weasley tentano il tutto per tutto, e dopo aver rubato la macchina volante del Signor Weasley, riescono a compiere il salvataggio e portare Harry con loro alla Tana.
Certo la casa dei Weasley con ogni probabilità si teneva in piedi per magia, ma per la prima volta in vita sua, Harry Potter vide esattamente la sua definizione di casa: un luogo magnifico e ovviamente tutto l’opposto di casa Dursley. In quel paradiso magico Harry ci trascorse addirittura un mese, fino a quando con Ron furono costretti a raggiungere Hogwarts volando, con l’auto incantata del Signor Weasley. E certo il Platano Picchiatore non gradì la cosa, ma nemmeno l’auto, che alla fine della corsa, si rifugiò nella Foresta proibita, e lo sappiamo perché è li che riapparve mesi dopo.
Ma questo arrivo fuori dall’ordinario, che varrà ai due amici una certa notorietà non solo tra i Grifondoro, non sarà l’unica cosa straordinaria in questo secondo anno, nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Harry infatti volerà per la prima volta con la Polvere Volante, scoprirà di saper parlare il Serpentese, e poco prima di risolvere il mistero della vera Camera dei Segreti, scoprirà insieme a Ron la falsa verità che costò ad Hagrid l’espulsione da Hogwarts.
Decisamente interessanti sono i personaggi femminili, in questo secondo libro della saga di Harry Potter:
La Camera dei Segreti è stata aperta. Temete, nemici dell’erede
Ma ciò che più conta in questo secondo anno di scuola non sono gli esami, ma risolvere il mistero della Camera dei Segreti, che è stata riaperta da Ginny Weasley sotto l’influenza di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato! Ci sono già state delle vittime: Mrs Purr, Pix il Poltergeist, Colin Canon, Penelope Light e persino Hermione e il culmine del terrore, si raggiunge con l’allontanamento di Hagrid e di Silente! Ma per fortuna Ron e Harry hanno una pista: seguire i ragni.
Certo questa pista non li condurrà in un campo di zucche, tuttavia Aragog, la creatura magica amica di Hagrid conosce la verità sui fatti di cinquant’anni prima, e gli darà degli indizi preziosi, anche se in cambio avrebbe volentieri preso le loro vite. Ma gli amici si vedono nel momento del bisogno, così la macchina volante dei Weasley, seppur ancora arrabbiata per quanto accaduto col Platano Picchiatore, non avrebbe mai abbandonato i due ragazzi, e li porta in salvo insieme a Thor, che come al solito non brilla per il suo coraggio.
Finalmente i due sanno la verità su Hagrid, e hanno persino qualcuno che può aiutarli a trovare l’ingresso della Camera dei Segreti: Mirtilla Malcontenta. E per fortuna che Hermione e i suoi libri gli vengono inaspettatamente in soccorso, rivelando qual’è il mostro che vive nascosto nelle tubature di Hogwarts! I frutti della ricerca sono maturi, e bisogna agire presto soprattutto ora che Ginny Weasley è stata rapita e portata nella Camera dei Segreti.
Se vuoi la fama devi essere pronto a faticare, con costanza.
E ci credereste mai che il primo a tagliare la corda, in questa situazione è proprio il professore di Difesa contro le Arti Oscure? Ma Ron e Harry indignati, lo costringono a seguirli prima nel bagno di Mirtilla, e poi nelle tubature dove uno dei suoi “famosi” Incantesimi di Memoria gli si ritorce contro, costringendo Harry a proseguire da solo nella pericolosa missione.
Raggiunta la Camera dei Segreti, la lotta sarà non solo con l’enorme Re dei Serpenti, il Basilisco ma anche con il ricordo di Tom Orvoloson Riddle, che rafforzato dalle emozioni che Ginny ha affidato al suo diario, ha acquisito sempre più forza fino al punto di conquistare una sua forma.
Ha messo troppo di sé nel diario, dentro di me.
Ma la fedeltà che Harry dimostra a Silente gli varrà l’aiuto di Fanny e del Cappello Parlante, che evidentemente al suo interno nasconde più di quanto non si veda. Ecco allora che Fanny inizia la lotta con il Basilisco e lo rende cieco, in modo da dare la possibilità a Harry di difendersi. Ecco allora che la Spada di Godric Grifondoro si materializza, e prontamente Harry la usa per uccidere il Basilisco, con un unico colpo.
Ma lo scontro non è ancora finito, una zanna di Basilisco si è conficcata nel braccio di Harry che istintivamente la rimuove e la usa come arma per colpire il diario che, mentre viene distrutto, libera tutto l’inchiostro racchiuso al suo interno. Il Basilisco è morto, il ricordo di Tom è scomparso (stavolta per sempre), Ginny si è ripresa da che era priva di sensi, e adesso ci pensa Fanny con le sue lacrime taumaturgiche a curare Harry.
Straordinario! Straordinario! Sembra un’autentica magia!
Con un’ascensore decisamente improvvisato, il professore Allock, Ron, Ginny e Harry con tanto di Spada di Grifondoro e cappello Parlante, riemergono dalle tubature per poi ritrovarsi a spiegare la situazione nell’ufficio della McGranitt, dove nel frattempo anche i genitori di Ginny, convinti che la loro unica figlia femmina oramai fosse morta, erano decisamente distrutti. Inutile dire la gioia nel riabbracciarla!
Non ti fidare mai di niente che pensi da solo se non riesci a capire dove ha il cervello
Nel mentre anche le vittime pietrificate, vengono riportate in vita grazie alle Mandragole della professoressa Sprite. Così, sventata la paura dell’ignoto nemico, e dell’espulsione da Hogwarts data la moltitudine di trasgressioni al regolamento, rimane giusto lo spazio per una ciliegina sulla torta, anzi tre in questo caso.
Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità
Gli esami vengono annullati, considerando gli eventi ma anche il fatto che alcuni studenti, non hanno frequentato la maggior parte delle lezioni. Un banchetto come mai prima di quel giorno se ne videro ad Hogwarts, comparve nella Sala Grande, e durò per tutta la notte.
Ma cosa più importante e soddisfacente, fu la rivincita sulle malefatte di Lucius Malfoy: fu lui quel giorno a Diagon Alley a far “cadere” il diario di Tom Orvoloson Riddle nel cestino di Ginny; così come fu lui a costringere tutti e dodici i membri del Consiglio di Hogwarts, a votare in favore dell’allontanamento di Silente.
Ebbene con un astuto stratagemma: un calzino sporco, Harry riuscì a regalare non solo la libertà a Dobby, ma anche a privare la famiglia Malfoy del suo servo. Questo secondo anno oramai finisce qui, e sull’Espresso per Kings Cross, i maghi sfruttano il tempo per lanciare gli ultimi incantesimi e fare qualche gioco magico, in attesa del terzo anno, in cui magari conquisteranno la Coppa delle Case per il terzo anno di fila.
Titolo originale: Harry Potter and the Chamber of Secrets
Autore: J.K.Rowling
Prima pubblicazione: 1998
Prima pubblicazione in Italia: Ottobre 1999
La mia edizione: I Edizione – XXXIV (34ma) Ristampa: Ottobre 2009
Editore italiano: Salani Editore
Collana: –
Genere: Romanzo, Fantasy, Ragazzi
Numero di pagine: 307
Preceduto da: Harry Potter e la pietra filosofale (1997)
Seguito da: Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (1999)
FANTASTICO – ROMANZO – RAGAZZI
Harry Potter e la la pietra filosoflae è il primo libro della geniale saga di Harry Potter, il mago più famoso del mondo, nato dalla fantasia della scrittrice inglese, J.K.Rowling
19 OTTOBRE 2020 – ROMA
FANTASTICO – ROMANZO – RAGAZZI
Aseguito di quella notte tutti conosceranno il suo nome, tutti sapranno la storia del “bambino che è sopravvissuto”; ma questo Harry Potter lo scoprirà solo all’età di undici anni.
Lord Voldemort un potente e oscuro mago, dieci anni prima aveva spaccato il mondo dei maghi tra chi era un suo seguace e chi invece gli era contro, come i Potter. I suoi poteri erano enormi e non era facile resistergli, ma Lily e James Potter, quando il signore oscuro gli tese una trappola nella loro casa di Godric’s Hallow, dimostrarono un coraggio incommensurabile, che tuttavia gli costò la vita.
Ma fu il loro amore a salvare la vita del piccolo Harry. L’amore è un potente contro incantesimo che nemmeno un mago potente come colui-che-non-deve-essere-nominato, avrebbe potuto prevedere o contrastare. Harry Potter non conserva ricordi del tragico evento, tuttavia un marchio, una cicatrice sulla sua fronte a forma di saetta, gli rimane a testimonianza dei fatti e costituisce di per sé, un collegamento con lo stesso Voldemort.
A questo punto entra in gioco Silente, che decide di proteggere il ragazzo affidandolo ai suoi zii, al fine di tenerlo lontano da quel potente Mondo Magico, che lo reclamerà in occasione del suo undicesimo compleanno.
I primi dieci anni della vita dell’ignaro maghetto, trascorrono all’insegna dell’annichilimento. I Dursley, zio Vernon, zia Petunia e ovviamente il perfido e viziatissimo cugino Duddley “Duddy” non fanno altro che ricordargli quanto sia un peso ed in generale rifiutano la sua magica essenza, proprio come Petunia rifiutava la magia della sorella Lily, tanto apprezzata invece dai loro genitori.
Ma il luogo al quale ciascuno di noi appartiene, ad un certo punto ci chiama a gran voce, e noi dobbiamo rispondere. Lo zio Vernon tenterà di negare l’innegabile, trasferendo l’intera famiglia in una stamberga su uno scoglio in mezzo al mare, ma il messaggio scritto con un meraviglioso inchiostro color verde smeraldo, arriverà da quello stesso Rubeus Hagrid, che dieci anni prima aveva affidato quell’Harry di solo un anno, alla “peggior specie di babbani mai esistiti”; parola della professoressa Minerva McGranitt.
E che bello che fu l’undicesimo compleanno di Harry! Non solo poté finalmente leggere la lettera di ammissione alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, e ricevette la sua prima torta di compleanno; ma venne catapultato in una realtà magica che a conti fatti era la sua.
Visitò Diagon Halley, scoprì di avere una fortuna nascosta nell’impenetrabile banca dei Maghi: la Gringott, e finalmente trovò il suo posto nel mondo.
Scoprirà che non tutti i maghi e le streghe sono uguali, che ci sono alcuni maghi ossessionati dalla purezza del sangue (Lord Voldemort era tra questi) e che solo con dei veri amici, ogni ostacolo può essere superato.
Diagon Halley era straordinaria! Qui Harry comprò tutto l’occorrente per Hogwarts, acquistò la sua bacchetta magica e ricevette il primo regalo della sua vita: Edvige, una civetta candida come la neve, scelta appositamente per lui da Hagrid.
La magia non è qualcosa di estraneo al mondo dei “non magici”, infatti accessi tra i due mondi sono visibili solo a chi sa dove guardare, e solo conoscendo la strada si può passare da un mondo all’altro.
Il binario 9 e 3/4 esiste! E’ esattamente lì tra il binario 9 e il 10 della stazione King’s Cross a Londra, e saranno i Weasley a spiegare ad Harry il trucco per raggiungere lo scarlatto e fumante Espresso di Hogwarts.
Subito Ron ed Harry diventano amici, come subito si fecero dei nemici (Draco Malfoy, Goyle e Tiger ); ma questo accade in qualsiasi scuola magica o non che sia. Ad Hogwarts ci sono professori inquietanti (Severus Piton), professori severi (Minerva McGranitt) e fin troppo di manica larga (Vitious). Ci sono compagni irritabilmente saccenti (Hermione Granger) e goffi oltre qualunque limite (Neville Paciock).
Hogwarts è un posto davvero magico, ed è la prima vera casa di Harry ma non perché il Cappello Parlante lo ha assegnato alla casa dei Grifondoro, ma perché finalmente può essere se stesso ed ad onor del vero Harry è un gran curiosone, nonché paladino della giustizia.
Ecco quindi che diventa il più giovane Cercatore da oltre un secolo, e che scopre che Lord Voldemort è tornato, e dà la caccia a qualcosa di molto prezioso.
Così come allora, anche adesso il Signore Oscuro, ridotto ad un essere incorporeo, usa i suoi seguaci come fossero marionette e stavolta è il Professor Raptor, a commettere dei crimini inimmaginabili per assecondare il volere del suo padrone.
Ecco che tra le creature magiche si iniziano a risvegliare sentimenti a lungo taciuti, e nuovi schieramenti iniziano a formarsi. Harry Potter verrà infatti salvato dal centauro Fiorenzo, grazie al quale non solo avrà salva la vita, ma scoprirà la verità più terribile e temuta dall’intera comunità magica.
Un Troll venuto da chissà dove, un drago di nome Norberto, e un cane a tre teste di nome Fuffi che trova la musica davvero molto rilassante, crederanno la giusta serie di eventi i quali condurranno il trio composto da Harry, Ron ed Hermione, a mettere in pratica tutte le loro abilità e tutto il loro coraggio.
Dopo aver fatto perdere una miriade di punti alla Casa del Grifondoro, ecco che a conti fatti, con le loro straordinarie azioni, ribaltano completamente il risultato della classifica delle Case, giocando davvero un tiro mancino ai Serpeverde.
La ciliegina sulla torta? Anche se per le vacanze estive Harry tornerà dai Dursley, stavolta avrà dalla sua la magia, perché loro non lo sanno che fuori da Hogwarts non gli è concesso “fare magie”.
Titolo originale: Harry Potter and the Philosopher’s Stone
Autore: J.K.Rowling
Prima pubblicazione: 1997
Prima pubblicazione in Italia: Maggio 1998
La mia edizione: I Edizione – XXXVII (37ma) Ristampa: Novembre 2007
Editore italiano: Salani Editore
Collana: –
Genere: Romanzo, Fantasy, Ragazzi
Numero di pagine: 293
Preceduto da: –
Seguito da: Harry Potter e la camera dei segreti (1998)
ROMANZO – FANTASTICO – RAGAZZI
Si sente per la prima volta raccontare di Le fiabe di Beda il bardo in Harry Potter e i Doni nella morte. Il libro, raccoglie cinque fiabe popolari nel mondo magico e Ron Weasley, le conosce alla perfezione come chiunque altro sia cresciuto nel mondo magico. Grande stupore nasce infatti in Ron quando tanto Harry quanto Hermione, cresciuti entrambi nel mondo babbano, confessano di non conoscere affatto né il libro né alcuna delle fiabe che raccoglie. Ed è Albus Silente con la sua scelta di lasciare la sua copia, in eredità a Hermione Granger, a darci la possibilità di conoscere parte del suo contenuto.
Delle cinque fiabe, è infatti solo l’ultima: La storia dei tre fratelli, che viene raccontata da Xenophilius Lovegood (padre di Luna) per introdurre quelli che sono i Doni della Morte, simbolo che egli stesso porta appeso al collo, come ciondolo di una collana.
Il simbolo nasce dall’unione dei tre doni:
dove gli ultimi due si “inscrivono” nel primo, andando a formare una sorta di occhio.
Il mago che possiede tutti e tre gli oggetti magici, crea un padrone della morte. Nella storia tuttavia i tre leggendari oggetti magici, appartengono ciascuno a un fratello; ma quel che più conta è che non si tratta solo di una storia, scritta per far addormentare i figli di maghi e streghe. La storia ha un fondo di verità: i tre fratelli realmente esistiti, Cadmus, Antioch e Ignotus Peverell, altro non sono che antenati tanto di Harry Potter quanto di Lord Voldemort, questo giustifica il legame tra i doni e questi due straordinari maghi, nonostante le loro diverse inclinazioni.
Le cinque fiabe sono:
Ciascuna delle fiabe è particolarmente significativa, e affronta uno o più temi, solitamente complessi da spiegare ai bambini (ma anche, tal volta, agli adulti che sono appunto i protagonisti di tutte le fiabe). Tra quelli più emblematici troviamo: egoismo, altruismo, amore, invulnerabilità, avarizia, onnipotenza, umiltà, famiglia, fratellanza, saggezza, umiltà; ma la lezione più importante di tutte è forse questa:
…l’acqua della fonte non possedeva nessun incantesimo…
Le fiabe di beda il bardo, La fonte della buona sorte
Al di là della bellezza narrativa delle fiabe, troviamo che i commenti di Albus Silente ad ogni fiaba (scritti 18 mesi prima della sua dipartita, vedi “l’incidente della Torre”; chi conosce il mondo di Harry Potter sa a cosa ci si riferisce), arricchiscono della sua ironia, amplificando e chiarendo ciascuna fiaba. Altresì divertenti sono le note dell’autrice JKR, che fa da traduttore per noi babbani, di quelli che sono termini magici, i quali “potrebbero” non esserci già noti.
Le fiabe, scritte 6 secoli orsono; vengono in questa occasione tradotte dall’antico runico da Ermione Grenger, e stando all’opinione dello stesso Silente la traduzione è alquanto accurata. E in questo dobbiamo fidarci del suo sempre esatto giudizio!
La Rowling ha iniziato a scrivere Le fiabe poco dopo aver pubblicato il settimo libro della saga; dunque queste non facevano parte di un’impostazione pre-determinata alla quale ci si è attenuti fedelmente, ma qui sta il genio di una scrittrice come J.K.Rowling: nella sua capacità di intessere trame complesse autonome e interdipendenti al contempo, nonostante queste vengano concepite in momenti diversi rispetto a quanto si è portati a credere. In realtà, per quanto riguarda Le fiabe di beda il bardo, e nello specifico nell’ideazione de “La storia dei tre fratelli”, in un’intervista J.K.Rowling ha dichiarato di essersi lasciata ispirare dal “Racconto dell’indulgenziere” di Geoffrey Chauser.
Nell’intenzione originaria dell’autrice, Le fiabe di Beda il bardo avrebbero dovuto essere un’edizione limitata di sette copie, tutte manoscritte e illustrate dalla stessa J.K.Rowling. I libri, sono delle pregevoli edizioni ciascuna con il suo tratto peculiare. Furono rilegati in marocchino e decorati con cinque sbalzi d’argento intagliati a mano, ciascuno dei quali rappresenta una delle cinque storie custodite nelle pagine del libro. Alla pregevole gioielleria Hamilton & Inches di Edimburgo, fu commissionata l’incastonatura di gemme preziose, diverse per ciascuna delle sette copie, come abbellimento ed enfasi nei confronti dei destinatari.
Le fiabe di Beda il bardo, sono infatti un dono che l’autrice scelse di fare a sei tra coloro che maggiormente l’hanno sostenuta e aiutata nella scrittura e alla diffusione della serie di Harry Potter.
Inizialmente i sei destinatari dei pregiati manoscritti non furono identificate, ma nel corso del tempo di due di loro si è scoperto il nome: una è Barry Cunningham, il primissimo editore della Rowling; l’altro è Arthur A. Levine, editore della Scholastic, casa editrice statunitense per i libri di Harry Potter; entrambi hanno prestato le loro copie come parte della mostra Beedle the Bard nel dicembre 2008.
La settima copia del manoscritto di 157 pagine, differenziandosi dalle altre per la pietra di luna incastonata, pietra da sempre collegata all’universo femminile e in particolare alla chiaroveggenza, venne messa all’asta per raccogliere fondi per la campagna The Children’s Voice (oggi Lumos). La “Moonstone edition” come venne soprannominata, andò all’asta il 13 dicembre 2007 alla casa d’aste Sotheby’s a Londra. il prezzo di partenza era di 30,000 £, e ci si aspettava di venderlo approssimativamente per 50.000 £.
Il prezzo d’acquisto finale ha superato tutte le previsioni, poiché alla fine il libro è stato acquistato da un rappresentante dei rivenditori di belle arti londinesi “Hazlitt Gooden e Fox” per conto di Amazon per un totale di 1.95 milioni di sterline; ai tempi era il prezzo di compravendita più alto per un manoscritto di letteratura moderna. I soldi ottenuti con l’asta furono poi donati dalla Rowling alla campagna The Children’s Voice.
Lo stesso catalogo di 48 pagine, fatto stampare da Sotheby’s venne venduto all’asta come oggetto da collezione, e i soldi della vendita vennero devoluti alla medesima campagna. Il catalogo include immagini del libro, come anche un commento da J. K. Rowling sulle Fiabe.
Un’altra copia dello stesso libro è stata messa all’asta nel novembre 2016. È stata battuta per un prezzo di 368,750 £ il 12 dicembre 2016. il libro è stato messo in vendita da Sotheby. Il libro è manoscritto, rilegato in pelle e decorato con della Rodocrosite e un teschio d’argento. La copia ha un’annotazione dalla Rowling al signor Cunningham come ringraziamento per aver dato fiducia alla sua storia. Ha inoltre spiegato che la pietra è “tradizionalmente associata all’amore, all’equilibrio e alla gioia nella vita quotidiana”.
Dato lo scopo originario che portò alla genesi de Le fiabe di Beda il bardo, originariamente non si era previsto di rendere disponibile il libro anche per il grande pubblico. L’indignazione dei fan fece sì che, il 31 luglio 2008 si annunciò l’uscita di Le fiabe di Beda il bardo, sia nell’edizione standard che in quella per collezionisti (solo in inglese), cui prezzo di partenza era di 100 £ . Il libro è stato pubblicato dalla Children’s High Level Group e stampato e distribuito dalla Bloomsbury, dalla Scholastic e da Amazon.com; in Italia il libro è stato pubblicato, come di consueto, dalla Salani. Il libro, rilasciato il 4 dicembre 2008, è stato pubblicato nel Regno Unito e in Canada dalla Bloomsbury, l’edizione statunitense dalla Scholastic, e l’edizione per collezionisti da Amazon; è stato poi tradotto in 28 lingue diverse. I profitti derivati della vendita dei libri, mantenendo chiaro lo spirito del libro, vennero devoluti alla Children’s High Level Group.
Similmente a quanto successo per Animali fantastici e dove trovarli e Il Quidditch attraverso i secoli, le due edizioni de Le fiabe di Beda il bardo contengono commenti e note a pie’ di pagina di Albus Silente.
L’edizione per collezionisti include anche dieci illustrazioni di J.K. Rowling che non compaiono né nella standard che nella manoscritta, come anche una riproduzione dell’introduzione manoscritta della Rowling. Questa particolare edizione, ad oggi acquistabile solo tramite altri collezionisti, emula un libro della biblioteca di Hogwarts, al cui interno è presente il libro vero e proprio di dimensioni tradizionali e perfettamente uguale all’edizione del 2016 con Rodocrosite e un teschio d’argento nel centro, con evidente differenza nei materiali, che comunque non pregiudicano la bellezza di un simile pezzo all’interno della propria collezione.
Titolo originale: Non voglio più piacere a tutti (italiano)
Autore: Maria Beatrice Alonzi
Prima pubblicazione: 2021
Prima pubblicazione in Italia: 2021
La mia edizione: I edizione Vallardi 2021
Editore italiano: Vallardi
Collana: –
Genere: Auto aiuto, Mente e corpo, Crescita personale
Numero di pagine: 200
Preceduto da: –
Seguito da: Il libricino della felicità (2021)