Editoriale Agosto 2023

Editoriale Agosto 2023

Agosto 2023, compio 34 anni e non mi sono mai sentita così in grado e in dovere, di essere me stessa e di rispettare i miei ritmi.

di Marzia Rosi

#1 Editoriale di AGOSTO 2023 scritto su uno dei tanti treni presi con partenza da Torino in data 1 Agosto 2023

Agosto è il mese del mio compleanno, e in questo Agosto 2023 prendono e riprendono vita tanti progetti così come tanti sogni vengono tirati fuori dal cassetto.

Per me è un mese emozionante sotto tanti punti di vista e quest’anno il 10 cadrà anche il compleanno di Non sono una sommelier, un progetto che in maniera quasi contraddittoria prima come persona e donna, e poi professionalmente, mi ha dato la possibilità di portare e mantenere nella mia vita tante cose, compreso lo slow life e una nuova veste (e sostanza) a questo mio blog.

Io che da sempre vivo con la passione per la lettura, i libri e quei momenti che appartengono solo a me, ora vivo tutto questo in un contesto più maturo e più consapevole all’interno e grazie al quale, vita professionale e personale trovano un equilibrio sorprendente.

Questa è la felicità?
Sicuramente ne è un ingrediente fondamentale.

La sensazione che provo? È che tutto sia possibile e raggiungibile perché non c’è più quella sensazione del “tutto sfugge alla mia presa e al mio controllo”, ma è armonioso perché parte da chi sono e dal mio ritmo originale.

Thinka.it nasce come book blog ma è stata naturale la sua trasformazione in Book blog e Travel blog…o forse lo è (in maniera embrionale) sempre stato e io non avevo ancora preparato la mia vita ad accoglierlo in questa sua veste autentica.

Ho celebrato tutto questo con un restyling completo dell’intero blog e spero che ti piaccia e ti aiuti, tra un libro letto e un viaggio che ti ispira, ad intraprenderne uno tutto tuo. Ti anticipo che no! in questo senso non deve essere il viaggio transatlantico e intercontinentale che dura mesi e mesi, perché il primo viaggio che mi auguro tu possa compiere è quello dentro di te per poi (a quel punto si) scoprire la bellezza del viaggio “fisico”, che con la compagnia anche “semplicemente” di un buon libro, ti farà sentire di avere sempre un confidente lí pronto ad accogliere i tuoi pensieri e le tue emozioni.

Magari come faccio io puoi usare le pagine bianche dei libri, proprio per scrivere i tuoi pensieri. Ed ecco che sperimenterai la bellezza di trasformare un libro in un vero e proprio diario di viaggio.

Buon viaggio cara lettrice e caro lettore,
io ora sono in treno e sto per raggiungere una nuova meta.

Un abbraccio.
E come sempre Be Rock,

Marzia

Età del Jazz – Jazz Age

L’età del jazz, più frequentemente nominata nella forma inglese Jazz Age, è il periodo 1918-1928, dagli anni successivi alla fine della prima guerra mondiale, caratterizzati dai ruggenti anni venti, all’avvento della Grande depressione.

L’età prende il nome dal jazz, noto genere musicale che in quegli anni ha visto un enorme incremento di popolarità in molti strati della società. La tendenza principale di quel periodo è quella di protendere verso il progresso e la modernità, si noti nell’arte il Futurismo.

Nella musica colta è il periodo di George Gershwin.

L’età del jazz nella letteratura

Forse uno degli autori più rappresentativi di questa età fu lo scrittore statunitense Francis Scott Fitzgerald con il suo libro Il grande Gatsby (1925), in cui espose ed esaminò i problemi della sua generazione, con il suo vittimismo e la sua tragicità. Lo stesso autore scrisse anche undici piccoli racconti sull’età del jazz (Tales of the Jazz Age) del 1922.

Un altro autore rappresentativo fu Thomas Wolfe con i libri Il fiume e il tempo (Of Time and the River) (1935) e Non puoi tornare a casa (You Can’t Go Home Again) (1940). Chi invece criticò fortemente gli usi e i costumi di questo periodo fu Edith Wharton con il suo romanzo Twilight Sleep.

Tecnica dello scorcio letterario

Parliamo di scorcio letterario, quando ci troviamo davanti ad un “passaggio letterario” in cui lo scrittore, e quindi il suo narratore, hanno l’intento di aumentare il coinvolgimento del lettore, condensando in poche righe e/o battute essenziali, proponendo in questo modo al lettore dettagli altamente significativi e coinvolgenti.


In una narrazione, colui che racconta, può quindi scegliere di sviluppare gli eventi in maniera tale da conferire a questi maggiore importanza, tal volta tralasciando dettagli meno significativi. A ben rifletterci il termine stesso scorcio, evoca l’atto di focalizzarsi soltanto su una porzione (di panorama), tralasciando viste di minore bellezza, interesse o patos.

Va sottolineato che l’opera letteraria non è un testo giornalistico o nozionistico, in cui si è tenuti a riportare in maniera quanto più vicina al vero possibile, dunque si può giustificare l’omissione di qualche evento che lo scrittore sceglie di non raccontare. In questo caso si parla allora di riassunto di azione, o di ellissi.


Tuttavia esiste anche un’altro modo di utilizzare questa tecnica letteraria, ossia concentrare molti fatti in poche frasi, che sostanzialmente bombardano il lettore che si addentra sempre più nella vicenda narrata, quasi diventando egli stesso uno dei personaggi. Lo scorcio letterario, fra gli altri è una tecnica inscindibile dall’opera di Fitzgerald, che se ne serve frequentemente (come si è detto), per mettere in evidenza degli fatti ritenuti da lui importanti.