Il cuore di Anita mente: si, cerca la certezza dell’amore ma di se stessa
Quando ci ripensi, a certi momenti della tua vita, non puoi fare altro che osservarli come si guarda ad un film, un vecchio film che non vedi da tanto tempo, da così tanto tempo che ti sembra davvero di guardarlo per la prima volta.
2 MARZO 2022 – TORINO
E questo cuore non mente di Levante. Ecco la mia recensione.
Quando ci ripensi, a certi momenti della tua vita, non puoi fare altro che osservarli come si guarda ad un film, un vecchio film che non vedi da tanto tempo, da così tanto tempo che ti sembra davvero di guardarlo per la prima volta.
E se poi a quella che è stata la tua vita inizi a pensarci insieme a qualcun altro, scopri veri e propri universi sommersi (tanto per citare una canzone – degli Stadio – dato che l’autrice: Levante, oltre a scrivere libri è una cantautrice).
Quanti pensieri ci sono in una testa?
In “E questo cuore non mente“, Levante ci racconta la storia di Anita (si come quella cantata in Se non ti vedo non esisti, che tra l’altro ha scritto con questo stesso titolo anche il suo primo libro nel 2017); ma non divaghiamo.
Anita è una di quelle persone che a guardarla da fuori sembrerebbe una donna di successo. È una donna con una carriera nel giornalismo che la soddisfa, che la porta a viaggiare e ad avere una certa libertà finanziaria. Ma questo è davvero la definizione di successo?
Dopo l’ennesima storia andata male, Anita riprende le sedute di psicoterapia con Ferruccio, il quale riesce a portare l’attenzione di Anita proprio in quegli angoli di memoria dove il “dover andare avanti” aveva impedito l’accesso per anni.
Un cuscino dove poggiare il cuore
Ma le zavorre non si alleggeriscono con un gin tonic, anche se questo viene sorseggiato in un coinvolgente scambio di sguardi sotto un cielo torinese colorato di un profondo blu di Prussia.
Marco, l’ultimo dei suoi sbagli entrò così nella vita di Anita, in maniera talmente leggera da unirli, ma non abbastanza profonda da tenerli insieme.
Non te la prendi con qualcuno perché non ti ama più, ma per il modo in cui smette di amarti
Le rispettive carriere sembravano poterli unire invece diventarono l’ennesimo “terreno di non incontro”, dove il successo di lei sopraffaceva quello di lui, così come era entrato nella sua vita se n’era andato.
Eppure nonostante tutto il suo passato che chiede finalmente di essere compreso e “curato”, Anita vive con una spensierata leggerezza la sua vita. In effetti è una persona che la vita la ama proprio!
…ridendo di me stessa e della leggerezza
che mi aveva sorpresa in quella città lontana..
Le piace godere della bellezza che ogni luogo ha da offrire; le piace esplorare ogni città in cui i suoi viaggi di lavoro la portano e tra Roma, Parigi, Milano e Torino riesce a sperimentare il “romantico” che ciascuna di queste città regala e non necessariamente in compagnia d’altri che non sia sé stessa.
Credo mi abbia aiutata la sensazione di novità a ogni angolo di strada,
l’estraneità di tutto a rapirmi gli occhi e le orecchie, appese alla lingua dei passanti.
Sento qualcuno dire “Bonjour” e la mia vita pare più leggera di quanto non sia realmente.
I tramonti romani solo se li hai visti davvero sai di cosa si tratta, quelli belli estivi che ci prendi la macchina apposta per andare a vederli, nemmeno fossero chissà che monumento!
Come anche le pedalate torinesi che ad ogni ora del giorno e della notte mostrano una città che ha davvero “tanto“ che aspetta solo di essere scoperto da soli o magari in due.
…io me n’ero andata su due ruote, per strade che non conoscevo, ma dentro le quali non mi sentivo persa.
Ma anche la Milano fatta di feste e di situazioni surreali riempie di bello il cuore e la mente di Anita, soprattutto perché ci sono rapporti autentici a fare da cornice perfetta ad un evento come tanti, e unico come sé stesso.
Credo sia una caratteristica di Torino non sforzarsi di piacere,
un po’ come la sua gente. È sorprendente perché oltre il confine della diffidenza
c’è un mondo di estrema bellezza, bellezza reale, bellezza regale, bellezza magica,
bellezza operaia e punk.
In fondo Marco lei l’ha conosciuto così, durante un giorno qualsiasi, inaspettatamente e altrettanto inaspettatamente gli è entrato dentro, così come Marta era entrata dentro Paolo e milioni di altre coppie hanno fatto la stessa cosa.
Le piccole abitudini altrui, a contatto
per lungo tempo con la tua vita, diventano tue.
E nella stessa maniera inaspettata ha conosciuto sia Marta che Paolo, fino a piano piano arrivare a costruirsi il suo mondo dove l’equilibrio tra vita privata e lavorativa ancora tarda ad arrivare.
Io non ti mento, tu non mi menti
In fondo Levante in “E questo cuore non mente” parlando della solitudine di Anita credo riesca a farci sentire meno soli. Anita non è una donna particolare in nulla, solo nell’esistere come individuo e nel suo continuare ad affermarsi in quanto tale.
Sono i miei gli unici occhi che temo
Ci insegna a cogliere il qui e ora, e a scegliere di curare vecchie ferite esplorandole, perché crescendo si diventa consapevoli di chi si è, e inevitabilmente si avverte l’esigenza di scoprire chi siamo stati per finalmente proiettarci in quel futuro che è proprio lì “a un passo da noi”! ….e se non hai colto la citazione significa che devi decisamente ascoltare molta più musica, compresa quella ovviamente di Levante.
Non facevo quell’esercizio di gioia da troppo tempo
Personaggi
- Anita: la protagonista. É una giornalista di successo anche se in amore colleziona fallimenti, fuma le Camel blu
- Marta: praticamente è la migliore amica di Anita, si sono conosciute grazie alla sua storia con Paolo
- Elia: vecchia conoscenza di Anita incontrata dopo diverso tempo a Torino, vicino alla Gran Madre mentre era intenta a osservare il monete dei Cappuccini
- Francesca:
- Ferruccio: psicoterapeuta al quale Anita si affida e che vuole così tanto aiutarla da non tenere più conto ormai da diverso tempo, del “tempo” dedicato alla singola seduta con lei
- Madre di Anita: oramai vedova, si affida totalmente ad Anita ancor di più perché la secondogenita si è trasferita altrove dopo la morte del marito
- Padre di Anita: compare solo perché raccontato da Anita a Ferruccio. Dopo la sua morte Anita “ne ha preso il ruolo” e ora si ritrova a dover sistemare gli squilibri di questa scelta condizionata dall’affetto nutrito verso sua madre
- Greta: sorella di Anita, dopo la morte del padre decide di trasferirsi “per studiare” e per avere la possibilità di superare meglio il dolore
- Paolo: agente di Anita
- Eleonora: socia di Paolo
- Paride Gaggi: scrittore
- Jacopo: in ordine cronologico è il “primo” ex di cui Anita ci parla
- Flavio: è “l’amore romano” di Anita; in ordine cronologico è il “secondo” ex di cui ci parla. É lui che la lascerà per un’altra donna di nome Camilla
- Marco: in ordine cronologico è il “terzo” (e ultimo) ex di cui Anita ci parla
- Enrico: giornalista del “La Stampa”
- Camilla: “quella” per cui Flavio ha lasciato Anita. Le due si incontrano casualmente e si rincontrano nello spazio di poco tempo, si riconoscono, e nell’imbarazzo si fumano una sigaretta parlando di quello che è stato
Info bibliografiche
Titolo originale: E questo cuore non mente (italiano)
Autore: Levante
Prima pubblicazione: Maggio 2021
Prima pubblicazione in Italia: Maggio 2021
La mia edizione: 2021
Editore italiano: Rizzoli
Collana: –
Genere: Romanzo
Numero di pagine: 227
Preceduto da: Se non ti vedo non esisti – 2017
Seguito da: –