Libri per ragazze? Le ragazzine. Ecco la mia recensione.
Come molti, a parte i testi scolastici, ho iniziato a leggere “Libri” veri grazie a una collana di libri per ragazzi.
Una volta, andando nella solita cartolibreria dove acquistavo i libri e tutto l’occorrente scolastico, venni colpita da una serie di libri colorati. Erano più piccoli rispetto ai libri di testo e infinitamente più colorati, almeno lo erano le copertine.
Catturarono immediatamente la mia attenzione, e non ricordo bene quello che disse la signora del negozio ma ne acquistai uno. Il numero tre, feci poi caso quando rientrai a casa, di una collana di libri per ragazzine appunto dagli 8 ai 14 anni (direi). Probabilmente in quella particolare occasione, il fatto che avevo anch’io, come nel libro, un’amica di penna, mi guidò nella scelta ma allora come ora il dado fu tratto e la lettura cominciò.
Edita da Mondadori la collana è ancora oggi un faro nelle librerie per ragazzi,
almeno così fu per me, che ne collezionai 28 incluso il primo acquistato dalla copertina color arancione fluo. All’epoca mi sembravano molti di più, o magari la mensola sulla quale li conservavo tutti in fila era più piccola. Fatto sta che dopo i molti traslochi, arrivati al punto di tirarli fuori dagli scatoloni per risistemarli, mi è venuto come il dubbio che ne fossero andati perduti alcuni.
Ma no! era solo la mia percezione di bambina che vedeva tutto un po più grande… come la casa al mare, o la vecchia cucina della casa in montagna di famiglia, dove mia nonna mi ha insegnato a fare gli gnocchi su una spiana, ma questa è un’altra storia.
Sono sempre stata rispettosa delle mie cose, ma con i libri è nata un’affezione particolare che va oltre il collezionismo.
C’è una sorta di legame che si instaura con le pagine che si leggono, perché un libro può essere paragonato a un viaggio; e come tale ci rimane nel cuore.
Sono stata infatti molto felice di scoprire che questi romanzi per ragazzi(e) vanno ancora in stampa e spero che siano per i nuovi lettori, quello che sono stati per me.
Devo molto a quella signora della cartoleria, con dei capelli così bianchi e ben cotonati che non si capiva come facesse a mantenere il suo aspetto impeccabile sino a fine giornata.
Poi come tutto o quasi nella vita, anche loro sono cambiati, si sono spostati un po’ più avanti, due traverse più in là in un locale più grande. Ma io nel frattempo ero cresciuta e così ho iniziato a spendere i miei pomeriggi in libreria, dove con la mia tessera blu Feltrinelli fatta alla Galleria Colonna (ancora ce l’ho) tutto mi sembrava possibile ed è ancora così.