Si sostiene che Ingres abbia posto ordine alla quiete, io vorrei, al di là del pathos, porre ordine al movimento.
La forma non è quindi mai e poi mai da considerarsi conclusione, risultato, fine, bensì genesi, divenire, essenza… Buona è la forma come movimento, come fare: buona è la forma attiva, cattiva è la forma come quiete, come fine.
Solo nel movimento è possibile la molteplicità delle sfumature.
Non è possibile determinare 1:00 localizzazione poiché il flusso, la linea di corrente, trascina via con sé, dolce ma sicura, tutto quanto è stabile.
Vogliamo non già la forma, bensì la funzione.
Dobbiamo compiere tranquillamente ciò cui aspiriamo.
Ché un appassionato impulso alla chiarificazione è indubbiamente connesso ai grandi mutamenti del nel modo di vivere.
In arte il vedere non è altrettanto essenziale del rendere visibile.
Chi in questi ultimi anni, significativi anni, si sia occupato seriamente di arte figurativa, non può non sapere chi io sia.
Mobilità evidente può nascere solo dal progressivo aumentare o diminuire di quantità e qualità dell’energia impiegata.
Per due ore ho parlato da uomo a uomo con l’uditorio.
Perché assieme le cose devono procedere, altrimenti nonna procederebbero affatto.
Scopo del suo insegnamento era di indicare l’elemento vitale della figurazione, rivelarlo mediante una struttura in movimento, e fissare l’elemento normativo in semplici direttrici.
Ci si aggrappa alle teorie perché si teme la vita, si ha paura dell’incertezza.
L’arte non si può insegnare, il mestiere sì.
Di fronte a un’opera, egli si pone il problema se la rappresentazione renda l’essenza dell’oggetto oppure solo l’involucro del fenomeno ottico esteriore.
Il geometrico e astratto, nel pensiero di chi si umanizza.
L’uomo non è compiuto. Ci si deve mantenere in evoluzione.
Soltanto nella movimento è possibile la molteplicità delle sfumature.per diventare più precisi, bisogna impoverire.
Il caos è una condizione di disordine delle cose.
Non è possibile determinare la localizzazione poiché il flusso, la lieve corrente, trascina via con sé, dolce ma sicura, tutto quanto è stabile.
Comincio la donde ha effettivamente inizio la forma figurativa: dal punto che si mette in movimento.
La figurazione è legata al movimento.
Sarà della buona pittura non è che questo: mettere i colori giusti nel posto giusto.
Sulle antitesi si fondano le espressioni di forza.
Tridimensionale è l’opera nella quale si possono chiaramente distinguere interno ed esterno.
La forma attiva è un fare.si muove, non è un essere quieto ma azione.
Formalismo e forma senza funzione.
Spesso le vie sembrano nuovissime, senza forse esserlo in sostanza: nuova è solo la loro combinazione, o meglio esse sono nuove rispetto al numero e al tipo delle vie di ieri. L’essere nuovo in rapporto all’ieri, ecco una caratteristica pur sempre rivoluzionaria.
L’artista d’oggi è qualcosa di più di una perfezionata macchina fotografica: è più complesso, più ricco, più esteso.
Noi costruiamo e costruiamo, ma l’intuizione resta pur sempre un’ottima cosa…
Si impara quel modo peculiare di progresso che consiste nello spingersi criticamente a ritroso, nella direzione del prima, sul quale cresce il poi.
Ma il genio non è diligenza.
Irregolarità significa maggiore libertà senza violazione della legge.
L’arte non ripete le cose visibili, ma rende visibile.
Il movimento sta alla base di ogni divenire.
Ogni energia esige un completamento.
L’arte è una similitudine della creazione.
Spostare il centro di gravità osservando con nuovi mezzi.
Un essere che differisce da voi solo perché sa cavarsi d’impaccio con i suoi soli, specifici mezzi e che perciò a volte è forse più felice di chi non crea, di chi non può liberarsi creando.
Tormentato e commosso dalla possanza di quel fluire, egli trasmette nell’opera ciò che ha visto.
Si possono comparare sale e zucchero, ma non la sapidità e la dolcezza.
Ci somiglia ancora poco!
Nella sua forma presente, è questo l’unico modo possibile!
La leggenda dell’infantilismo del mio disegno.
Noi ricerchiamo le vie seguite da altri nella creazione delle loro opere, per esserne stimolati a metterci in cammino per conto nostro.
Particolare metodo di analisi consiste nell’esaminare l’opera nei vari stadi della sua formazione.
Plasmare liberamente una figura, in base alla legge stessa.
La parola “stimolato” sta l’intera premessa all’inizio di una attività.
La via è essenziale e determina il carattere.
La formazione determina la forma e pertanto la trascende. La forma non è quindi mai e poi mai da considerarsi conclusione, risultato, fine, bensì genesi, divenire, essenza.la forma come apparenza è però un maligno, pericoloso fantasma. Buona la forma come movimento, come fare: buona è la forma attiva, che attiva la forma come riposo, come fine. Cattiva è la forma che si subisce, la forma compiuta. Buona è la formazione, cattiva è la forma, perché la forma è fine, è morte.
Ogni figurazione in movimento, in quanto comincia in qualche luogo e in qualche luogo a termine.
(…) l’uomo allora viene un mattone, un elemento di costruzione.
Il tutto è movimento, il movimento tende ad attuarsi nel tutto.
L’individuo felice, ovvero gli individui felici, sono coloro i quali sono in grado di coordinarsi esattamente alla struttura e alla norma su un’ampia superficie, senza nuocere al proprio carattere individuale.
QUESTA CITAZIONE è IN PARTE PARAFRASI
Condizioni che non si possono spiegare, perché in campo figurativo è impossibile proiettare immagini interiori in modo che siano del tutto o quasi realtà.
“Carattere strutturale“ sta ad indicare un carattere di visibile dell’articolazione.
Poetare significa scegliere e collocare armonicamente le parole in modo che ne risultino immagini penetranti.
Ogni opera comincia in qualche parte.
Occorre chi sappia ascoltare.
L’artista cerca la stringatezza non l’abbondanza delle parole.
Quando dei corpi so toccano, si manifesta una certa siete di avventura; se questo non avviene, meglio mantenere la distanza, e la distanza dovrà mantenersi armonica.
Quando c’è semplicità è facile distinguere l’ordine.
Creare, con poco, un’abbondanza spirituale.
Lo sviluppo della forma richiede molto meno energia della sua determinazione.
Non bisogna dunque porre mente alla forma quanto piuttosto alla formazione, attenersi alla via.
Gli studi si differenziano dalla teoria per il loro aspetto pratico: (…) fare per potere.
Il risultato artistico si raggiunge soltanto quando insorgono complicazioni (…) È stato reso visibile qualcosa che, senza lo sforzo di renderlo visibile, non si sarebbe potuto conoscere.
Il quadro non ha fini particolari, ha il solo scopo di farci felici.
La somma delle naturali esperienze costituisce infatti il nostro sapere.
Dobbiamo lavorare tranquillamente a seconda della nostra inclinazione.
Se un quadro è buono, deve appagarci interiormente, anche se si prescinde dal suo contenuto.
La creazione vive come genesi sotto la superficie visibile dell’opera. Tutti coloro che coltivano lo spirito sono capaci di percorrere a ritroso il processo della creazione, soltanto i creatori lo percorrono in avanti.
Il bello è brutto e il brutto è bello.
Ma c’è un fenomeno al di sopra di tutte le cose colorate, questo fenomeno è l’arcobaleno.
Il colore mi possiede; non ho bisogno di andarne in cerca. Mi ha per sempre e io lo so. Questo è il senso dell’ora felice: io il colore siamo una cosa sola. Sono Pittore.
Per il movimento ininterrotto la direzione non conta.
Comincia dal suo nulla, vale a dire dal culmine del colore vicino.