Leggendo questo racconto breve, viene in mente l’indovinello della sfinge: “Qual’è quell’animale che cammina con quattro zampe all’alba, poi con due e al tramonto con tre?”
Ecco infatti che mentre sullo sfondo, c’è un onnipresente vecchietto strampalato che volge al termine della sua vita, in prima fila c’è il nostro narratore, che iniziando a raccontare partendo dall’età di sette anni, ci porta con lui nelle sue esperienze di vita. Ci racconta del suo primo amore che corrisponde al nome di Carolina Kükelmann, dei gelati che non ha comprato al chiosco della signora Hirt perché la paghetta era (per lui, ma non per il fratello maggiore), un mito. Delle lezioni di pianoforte con la signorina Marie-Luise Funkel, che solo per arrivarci era un’impresa dovendo superare il cane della dottoressa Haurtlaub. Ci racconta di suo padre e della sua avversione per gli stereotipi,