Nel terzo capitolo della saga, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, gli animali nelle diverse forme in cui ci vengono proposti, sono fondamentali. Tanto per iniziare Hermione acquista il suo Grattastinchi come regalo di compleanno, al Serraglio Stregato di Diagon Halley; poi si scopre che Crosta in realtà non è un topo comune come si pensava, ma un animagus illegale che corrisponde al mago Peter Minus.
E così proseguendo ci si addentra in quella che è la storia dell’amicizia tra Codaliscia (Peter Minus – Topo), Lunastorta (Remus Lupin – Lupo Mannaro), Felpato (Sirius Black – Lupo/Gramo) e Ramoso (James Potter – Cervo).
I quattro erano studenti a Hogwarts, e quando Lupin diventa un Lupo Mannaro, Silente intercede per permettergli di continuare a frequentare Hogwarts, nonostante la sua condizione. Ad ogni luna piena dunque, il giovane mago veniva fatto uscire di nascosto e condotto alla Stamberga Strillante nel vicino villaggio di Hogsmeade, dove i suoi ululati erano celati da un incantesimo che ancora oggi, fa credere ai maghi che sia un luogo infestato dai fantasmi e se ne tengono per tanto, debitamente alla larga. Di fatto scopriamo che il Platano Picchiatore, venne piantato appositamente per celare il passaggio segreto tra Hogwarts e la Stamberga Strillante, costruito appositamente per Lupin.
Ad ogni modo, la vera amicizia è qualcosa di duro a spezzarsi, dunque gli altri tre amici per alleggerire la pena di Remus, dopo circa due anni di ricerche e tentativi si trasformano essi stessi in animagi, riuscendo così a trasformare l’appuntamento con i cicli lunari in una meravigliosa avventura condivisa. Di fatto i tre divennero degli animagi illegali, questo fornì l’alibi perfetto a Peter Minus, per trasferire le sue colpe a Sirius Black